La sua brutta uscita infelice, in merito alla tragica situazione che sta vivendo il nostro Paese a causa del coronavirus, ha fatto il giro del mondo: sentitosi attaccato da più fronti, ora Christian Jessen chiede scusa agli italiani.
Il 13 marzo scorso il dottor Christian Jessen si era rivolto agli italiani offendendoli e additandoli di approfittare della pandemia come scusa per “fare una lunga siesta”, stare a casa e non lavorare. Al di là della sua leggera confusione inter-culturale (da quando in Italia si fa la siesta?), le parole del medico erano state terribilmente gravose su quella che era (ed è tuttora) una situazione di estrema emergenza, per la quale migliaia e migliaia di vite continuano a rimanere vigliaccamente stroncate.
Dopo quella sfortunata uscita alla radio inglese, però, per Jessen le cose non si sono messe benissimo. Travolto da una marea di critiche e attacchi, non soltanto dai fronti italiani (con pietre scagliate da Burioni, Di Maio e pure dai Ferragnez), si è reso conto di essersi macchiato di cinismo, razzismo, pressapochismo e, persino, di incompetenza professionale. Sì, poiché essendo lui stesso un medico, ha dimostrato di aver sottovalutato un problema che ha la portata di una pandemia mondiale, la stessa che non risparmia nemmeno la Gran Bretagna sua e di Boris Johnson.
Christian Jessen, che oltre a essere medico è anche conduttore del programma inglese “Malattie imbarazzanti”, a dieci giorni da quelle infelici dichiarazioni ha scelto di fare marcia indietro. Si è tolto il cappello, ha fatto un inchino – come i veri lord – e ha chiesto scusa all’Italia, agli italiani.
Su Twitter ha infatti scelto di pubblicare un vero e proprio post di scuse, in primis agli italiani, ma in generale a tutti coloro che lo seguono. Specificando, tra l’altro, che da questo momento si assenterà per un po’, lasciando i suoi social fino a che non si sentirà veramente in grado di frequentarli di nuovo.
“Per quanto riguarda i miei commenti sull’epidemia di coronavirus in tutto il mondo e la situazione in Italia: ho sbagliato, lo ammetto. Ho cercato di sdrammatizzare il panico. Ad oggi riconosco che la mia osservazione era insensibile e devo scusarmi per qualsiasi offesa abbia causato. Spero possiate perdonarmi, ora comprendo che era offensivo”, prologa il dottor Christian Jessen.
Che prosegue: “Come medico, il mio lavoro è essere onesto e cercare di portare luce nella vita delle persone. I miei pensieri sono rivolti a tutti coloro che sono colpiti dal virus e a coloro che stanno lavorando duramente per aiutare tutti a superare questo momento difficile. In questo momento non sto usando molto i social media, quindi tenete presente che forse non vedrò le vostre risposte. Sto lottando per conservare la mia salute mentale e Twitter non è il posto migliore dove trovarsi adesso. Tornerò quando starò meglio“.
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