A seguito del disastro economico-sanitario provocato dalla pandemia di coronavirus, il settore del turismo – da sempre eccellenza del nostro Paese – è ormai in ginocchio, spiega Franceschini. Il governo è però al lavoro per un piano di rilancio anche a livello europeo.
“Il settore è in ginocchio, non sto a dirlo a voi che ve ne occupate in Parlamento. Io l’ho detto dall’inizio trovando condivisione da parte di tutti i miei colleghi di Governo: tutti i settori sono colpiti dall’emergenza Covid-19 ma, se alcuni settori avranno tempi di ripresa più veloci, il turismo resterà colpito per un tempo più lungo. Nel dramma generale della crisi gli va riconosciuta una sua straordinarietà. Per questo serve un intervento straordinario“.
Queste le parole del ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini, che si è pronunciato durante una video audizione presso la Commissione Industria, commercio e turismo del Senato. Nel suo intervento sono state tratteggiate delle linee programmatiche che verranno messe in atto per affrontare quello che non è stato dichiarato come stato di crisi, poiché “si va ben oltre l’emergenza”.
Per Franceschini il settore turistico rimane senza dubbio quello più colpito dall’emergenza coronavirus, un settore la cui sofferenza va ben oltre lo stato di crisi. Per tale ragione, il ministro ha in mente di lanciare un pacchetto di misure adeguate e praticabili atte a risollevare la situazione. Si parla dunque di un nuovo tax credit vacanze, una maxi campagna promozionale per rilanciare l’Italia come meta turistica, e un protocollo europeo per incentivare e regolamentare lo spostamento dei turisti in zona Ue.
“Stiamo lavorando sull’individuazione di un tax credit vacanze rivolto a tutte le famiglie che stanno sotto una soglia di reddito medio-basso, prendendo come parametro il reddito Isee: una somma che potrà essere spesa entro il 2020 in tutte le strutture ricettive”, ha infatti dichiarato in audizione al Senato. Un bonus vacanze, dunque, che “sarà uno degli interventi più importanti, se non il più importante, del prossimo decreto”.
Il tax credit sarà poi accompagnato da una campagna di promozione, che “possiamo chiamare Vacanze in Italia o Viaggio in Italia“. Si tratterà di una maxi campagna promozionale, che vedrà la collaborazione dell’Enit e delle varie Regioni, che punterà soprattutto ai mercati esteri di prossimità e ai bacini di traffico da sempre fonte redditizia per il nostro Paese.
Per amplificare l’efficacia di questa iniziativa, poi, verrà steso un protocollo comune con i ministri degli altri Paesi membri per incentivare e facilitare (in sicurezza) lo spostamento dei turisti europei all’interno della zona euro. “Vogliamo anche cercare da un lato di bloccare la tentazione di accordi bilaterali tra singoli Paesi, dall’altro condividere un piano di di sicurezza identico tra i vari paesi Ue”, ha infatti sottolineato il ministro.
Questi, dunque, i tre punti fondamentali della linea programmatica che Franceschini ha in mente di adottare per far rialzare il settore turistico ormai in ginocchio. Punti che sono da combinarsi, ovviamente, a tutti gli altri provvedimenti finanziari che verranno adottati per risollevare anche l’economia delle singole imprese impegnate nel settore, come alberghi e agenzie di viaggio.
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