Coronavirus, Ryanair torna a volare ma con mascherine obbligatorie

La compagnia aerea Ryanair annuncia la ripartenza dal 1 luglio. “Anche in Italia ripartiremo, in linea con il resto d’Europa – ha confermato il direttore commerciale David O’Brien – Le stime ci dicono che il settore non tornerà prima dell’estate 2022 ai livelli di traffico pre-Covid del 2019”

Ryanair prova a mettersi alle spalle la fase più difficile del coronavirus e scalda i motori in attesa del 1 luglio, data in cui tornerà a volare il il 40% dei voli della flotta della compagnia aerea low cost. Ma come specificato nelle ultime ore ci saranno dei doveri: mascherine a bordo e ‘turni’ per andare in bagno, in modo da non creare code. La decisione è stata presa in seguito all’abolizione delle misure restrittive sui voli all’interno dell’Ue, imposte dai governi all’inizio dell’emergenza coronavirus. Al giorno d’oggi infatti oltre il 99% degli aeroplani della compagnia è a terra. “A luglio ripartiremo in tutte le nazioni. Anche in Italia ripartiremo, in linea con il resto d’Europa – ha confermato il direttore commerciale David O’Brien –. Il piano è pronto: opereremo toccando il 90% delle rotte ma con il 40% della capacità”.

“Faremo i conti con delle restrizioni – ha aggiunto – ma dal 1 luglio ci sarà un primo passo significativo. Ad esempio questa estate inizieremo a operare al 40% della capacità, forse arriveremo al 60% alla fine dell’estate.  I mesi successivi? L’incognita è ciò che accadrà in inverno e nell’estate del prossimo anno. Le stime ci dicono che il settore non tornerà prima dell’estate 2022 ai livelli di traffico pre-Covid del 2019. Naturalmente andiamo incontro ad un processo graduale di cui bisognerà tener conto. In Ryanair, però, siamo molto efficienti e speriamo di tornarci già nell’estate 2021″.

Le regole per viaggiare: mascherina ma non distanziamento

Quel che è certo è che cambieranno le regole a bordo: sarà obbligatorio l’uso della mascherina per i passeggeri e si potrà accedere alla toilette solo su richiesta individuale, in modo da non formare code, né incroci tra i sedili. Non vengono menzionate al momento norme di distanziamento sociale, e restano da capire le modalità con cui si potrà riprendere a viaggiare su un aereo.

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O’Brien ammette poi che nel settore del trasporto aereo “i conti saranno disastrosi: quando non voli affatto hai almeno un’idea ragionevole di entrate e costi, mentre torneremo a volare in tempi incerti, ricchi di sfide. Ci saranno tariffe basse, e anche perdite, oggi non abbiamo neanche modo di calcolare il tasso occupazione degli aerei”. Le stime certe mancano, così come un piano per gli introiti. “Quest’estate voleremo in perdita, per questo non facciamo nessuna guidance sui conti futuri. E’ impossibile calibrare la capacità e fare i conti. Adatteremo i nostri progetti mese per mese, anche perché le tariffe saranno basse per invogliare i clienti a tornare a volare”.