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Cronaca

Divenne testimonial per la sicurezza stradale, muore in un secondo schianto

Andrea Severi aveva 26 anni e col padre, ex agente di polizia, aveva preso parte dopo un incidente a una campagna per la sicurezza stradale dell’Ausl Romagna nelle scuole. Fatale un secondo schianto

Quasi due anni fa aveva avuto un brutto incidente stradale ma si era salvato: Andrea Severi aveva quindi deciso di diventare testimonial per la sicurezza stradale nelle scuole, ma un nuovo schianto gli è stato fatale. È accaduto nel Forlivese: sabato notte, riporta la stampa locale, il 26enne ha perso il controllo della sua auto nel territorio di Meldola finendo contro un albero. Un impatto violento che non ha lasciato scampo al giovane. Ferita, ma non in pericolo di vita, la fidanzata di 19 anni che era accanto a lui.

È stata la ragazza a chiamare i soccorsi ma a quanto risulta il compagno sarebbe morto sul colpo. Sul posto, con le forze dell’ordine e il personale sanitario, è giunto anche il padre, un ex agente delle volanti della questura di Forlì, in pensione da un anno.

L’episodio passato lo spinse a diventare testimonial per la sicurezza stradale

Andrea, riportano i quotidiani romagnoli, a gennaio 2019 aveva avuto un grave incidente. Con suo padre, pure sopravvissuto a un incidente diversi anni prima, in autostrada, era stato “testimone” davanti a 500 studenti a dicembre per la campagna dell’Ausl Romagna sulla sicurezza stradale. Per sensibilizzare e spiegare le misure di prevenzione sulla strada. Un destino beffardo. Quel giorno, sinistramente, si ricordò che gli incidenti sono la prima causa di mortalità tra i giovani. E i ragazzi delle scuole rimasero colpiti dalle parole di Andrea e Romano. Padre e figlio, entrambi sopravvissuti a un grave schianto. A Romano era capitato in autostrada, diversi anni prima. Mentre Andrea si era ripreso da un terribile impatto il 21 gennaio 2019.

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“Non pensate che succeda solo agli altri”, disse la zia di Andrea, infermiera, anche lei relatrice per l’occasione. Ad Andrea è successo due volte. La prima, una sera d’inverno a Villanova. Il ragazzo venne estratto dalle lamiere ferito, portato al Bufalini di Cesena. Una lunga operazione nella notte. Quasi un giorno intero che ha lasciato i familiari con il fiato sospeso. Ma alla fine Andrea si salvò, potè continuare a vivere. Ma non conosceva quel destino beffardo, in agguato.

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