Ha destato particolare interesse la decisione del campione de L’Eredità, Massimo Cannoletta, di sbagliare di proposito la risposta durante uno degli ultimi giochi, in modo tale da dare la possibilità ad un altro concorrente di arrivare alla ghigliottina. Ecco quanto dichiarato in merito dallo stesso Cannoletta nel corso di una recente intervista.
Soprannominato sui social un “Google vivente”, Massimo Cannoletta ha deciso nel corso della puntata de L’Eredità andata in onda lo scorso 2 dicembre di sbagliare di proposito la risposta durante uno degli ultimi giochi per permettere ad un altro concorrente di arrivare alla ghigliottina. Il campione, infatti, ha preferito rispondere in maniera errata alla domanda riguardante il “Codice di Chitarrella”.
A tal proposito, infatti, ha affermato: “La so però stasera il “triello” se lo merita lui, quindi gli rimando tutto indietro”, rivolgendosi all’avversario. Parole che non sono passate di certo inosservate, con lo stesso conduttore che ha commentato: “Un gesto cavalleresco, uno spirito olimpico”.
La decisione di Massimo Cannoletta ha destato inevitabilmente molto interesse. Sull’argomento è intervenuto lo stesso campione de L’Eredità nel corso di un’intervista rilasciata al settimanale Gente. Commentando il suo gesto, infatti, ha spiegato: “L’ho fatto in maniera lucida e serena, non me ne sono pentito. Tutti vanno a L’Eredità per giocare, ma anche con la speranza che la vincita possa cambiare loro la vita”.
Per poi aggiungere: “Ho pensato che quel concorrente aveva messo insieme un montepremi ricco che non era giusto soffiargli“. Ha quindi proseguito: “In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, i soldi possono essere d’aiuto”. Proprio per questo motivo “Ho dato volutamente la risposta sbagliata per favorire il mio avversario”.
Sempre nel corso della stessa intervista, inoltre, Massimo Cannoletta ha espresso parole di elogio nei confronti del conduttore del programma, ovvero Flavio Insinna. In tal senso, infatti, il campione de L’Eredità ha voluto sottolineare: “Provo per lui una gratitudine infinita perché non mi mette mai in soggezione. Mi fa sentire a casa quando gioco, perciò ho la possibilità di ragionare a mente lucida”.
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