A Padova due donne sono state picchiate dagli spacciatori del quartiere, i cittadini sono esasperati ed esigono provvedimenti.
Sabato 20 marzo il quartiere di Arcella, a Padova, è stato è stato teatro di un episodio di violenza ai danni di due donne che stavano semplicemente tornando a casa. Le vittime, tra i 20 e i 30 anni, camminavano in via Jacopo Da Ponte, a ridosso del coprifuoco, quando sono state assalite da due uomini di origine nordafricana, due spacciatori che sostavano in attesa dei clienti.
Le due giovani sono state attaccate con calci e pugni dai pusher, uno dei quali era armato anche con una bottiglia. Hanno iniziato a gridare subito e le loro urla, per fortuna, hanno attirato l’attenzione di un residente che ha allertato immediatamente le forze dell’ordine. “Mi sono affacciato perché ho sentito gridare: sulla strada ho visto due spacciatori nordafricani, purtroppo ormai si tratta di presenze fisse ben note, che malmenavano due ragazze centrandole con calci e pugni” ha raccontato un testimone, aggiungendo che c’erano anche altri spettatori.
Inoltre una delle donne aveva in mano un cellulare e forse è riuscita a telefonare alla polizia. Accortisi della presenta dei testimoni e forse presagendo l’imminente arrivo dei carabinieri i pusher sono fuggiti vero via Duprè. Nel frattempo è sopraggiunta la polizia che ha cercato di ritracciare i malviventi, senza però trovarli. Non è ancora chiara la matrice dell’aggressione. Forse gli spacciatori hanno fatto commenti pesanti rivolti alle donne o magari hanno offerto loro di comprare degli stupefacenti ricevendo un rifiuto. Certo è che gli abitanti del quartiere sono esasperati dalla situazione.”Non ne possiamo più. Vogliamo un presidio di polizia fisso“intimano i cittadini. Il testimone assicura che questo non è stato il primo episodio di questo genere capitato in zona. “Spesso assistiamo a litigi tra diversi gruppi di spacciatori“ ha proseguito un altro residente, riferendo che solo due settimane prima due bande dedite allo spaccio si sono affrontate a suon di coltelli. “Una situazione difficilmente sostenibile per chi qui deve viverci e vorrebbe farlo in tranquillità” ha spiegato.
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I residenti hanno provato, in varie occasioni, a sollecitare l’intervento di polizia e carabinieri, ma a poca distanza di tempo i criminali tornavano liberi. Vicino ai condomini vi è anche un’area verde, poco illuminata, usata dagli spacciatori per nascondere la roba o addirittura appenderla tra la vegetazione. I residenti quindi, vorrebbero recintare quest’area e impedire che venga usata per questo scopo. Ultimamente, in via Da Ponte è sorto un nuovo Comitato Spontaneo Il San Gregorio per chiedere una maggior sicurezza e coinvolgere gli abitanti in iniziative per riappropriarsi delle strade. Purtroppo quest’ultima idea è stata momentaneamente accantonata a causa delle norme imposte dall’emergenza Covid-19.
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