Covid-Meteoweek
Secondo una recente ricerca coordinata dall’Istituto Humanitas e dall’Ospedale San Raffaele di Milano, si sarebbe scoperto un nuovo meccanismo di resistenza alla malattia del Covid-19. Ecco di cosa si tratta.
Ormai da due anni a questa parte siamo costretti a vivere, o meglio, convivere con un nemico invisibile e da cui purtroppo non ci si può difendere del tutto. Un nemico atroce che ogni giorno prova a colpirci in ogni modo possibile, facendoci vivere in perenne stato di ansia e preoccupazione. Il Covid.
Uno stato fisico-mentale che ha condizionato tutta la nostra esistenza, dal lavoro alla vita sociale. E che nonostante siano passati due anni, continua ad essere presente in noi con costanza ed assiduità, innescando in noi un circolo vizioso da cui non riusciamo ad uscirne. Perché tanta è la paura di contagiarci e soprattutto di infettare le persone più care a noi. Ma stando ad una recente ricerca, coordinata dall’Istituto Humanitas e dall’Ospedale San Raffaele di Milano, si potrebbe aprire un nuovo capitolo verso un nuovo meccanismo di resistenza alla malattia.
Prima di tutto, partiamo dal significato di ‘immunità innata‘. Questa non è altro che la prima forma di resistenza e di difesa nei confronti di virus e batteri. E’ formata da cellule appartenenti al sistema immunitario che con diverse modalità vanno a difendere e proteggere il nostro organismo dagli agenti patogeni. E anche da molecole circolanti, di cui fa parte la Mbl. Argomento centrale della recente ricerca internazionale, pubblicata su Nature Immunology e coordinata dall’Istituto Humanitas e dall’Ospedale San Raffaele di Milano, è proprio la molecola Mbl. Detta altrimenti Mannose Binding Lectin, questa costituisce uno degli ‘antenati funzionali degli anticorpi’ ovvero delle proteine capaci di attaccare il virus comportandosi da veri e propri anticorpi.
Secondo le indagini eseguite, la Mbl si attaccherebbe alla proteina Spike del virus e la ‘bloccherebbe’, questo con tutte le varianti del Covid, compreso Omicron. Da ciò ne è emerso che potrebbe aprirsi una vera e propria strada, quindi un nuovo capitolo, ad un nuovo meccanismo di resistenza della malattia attraverso questo tipo di molecola. Il professor Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas e docente di Humanitas University, ha dichiarato che la strada è lunga ma: “La strada è lunga ma è importante cercare di avere altre armi a disposizione contro il virus. Fra l’altro Mbl è già stata infusa da altri ricercatori e clinici come terapia in soggetti con completo deficit genetico ed è stata ben tollerata“.
LEGGI ANCHE—> Robinho: l’ex-calciatore del Milan è stato condannato a 9 anni per stupro
Il dottor Mantovani ha anche aggiunto che si sta pensando se poter utilizzare e trasformare la molecola Mbl in un vero e proprio farmaco. A questo punto verrebbe da chiedersi come mai si sia fatto ricorso a dei vaccini se si poteva lavorare su questa molecola. Ecco le parole del professore: “Prima di tutto perché nessun farmaco può competere per efficacia e sostenibilità individuale e sociale con un vaccino“.
LEGGI ANCHE—> Fermano un’auto per controllo di routine: due giovani poliziotti uccisi a colpi di arma da fuoco
A cui ha poi aggiunto: “Non sappiamo ancora in anticipo chi sarà in grado di farcela da solo e chi no“. Insomma, la strada è aperta, resta da capire solo se si potranno attuare tutti questi progetti. E se come dice il professor Mantovani si potrà tornare ad una situazione di normalità, seppur diversa, anche in presenza del Covid.
Nel mondo dell’automobilismo durante il corso di questi anni sono state introdotte una serie di…
Chi vuole effettuare compravendita e locazione di immobili nella città di Palermo deve, per prima…
Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…
Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…
Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…
Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…