Le sparatorie di massa di questo fine settimana a El Paso, in Texas, hanno riaperto i dibattiti festanti sul controllo delle armi, l’immigrazione e la propensione del presidente a parlare di odio razzista. Ma il manifesto che si ritiene sia stato creato dal sospettato tiratore rivela anche un’altra idea orribile che si fa strada verso il mainstream dal fango primordiale delle bacheche dei messaggi razzisti. 
Si ritiene che Patrick Crusius, il sospetto polizia di 21 anni preso in custodia dopo la sparatoria, abbia caricato un documento nazionalista bianco di quattro pagine sulla bacheca 8chan (da allora è stato rimosso dal sito, a sua volta costretto a ritirarsi , e non ci collegheremo ad esso) delineando i suoi motivi per aver ucciso almeno 22 persone a Walmart sabato. Incluse nella sua retorica razzista e anti-immigrazione vi sono idee centrali per il principale movimento ambientalista. «Il nostro stile di vita sta distruggendo l’ambiente del nostro paese. La decimazione dell’ambiente sta creando un enorme onere per le generazioni future. Le aziende stanno guidando la distruzione del nostro ambiente con risorse spudoratamente esagerate», si legge.
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Laddove le opinioni di Crusius divergono violentemente è la soluzione a questi problemi reali. Il manifesto suggerisce che il consumo eccessivo degli americani non si fermerà mai, quindi l’unica opzione è “sbarazzarsi di abbastanza persone” per rendere lo stile di vita americano “più sostenibile“. Orribile, disgustosa e assurda, questa cosiddetta ideologia ecofascista usa legittime preoccupazioni ambientali per giustificare politiche razziste e, talvolta, omicidi di massa.
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Questa non è la prima volta che figure di destra o fasciste si allontanano dall’ambientalismo per promuovere la loro causa. Alcuni pensatori del partito nazionalsocialista di Hitler hanno espresso l’idea che “solo attraverso una reintegrazione dell’umanità in tutta la natura il nostro popolo può essere rafforzato“, sebbene il rapporto tra nazisti e ambiente sia un po’ più complicato di quello.
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I razzisti nella storia degli Stati Uniti hanno spesso sottratto il controllo dellapopolazione legato alla protezione delle risorse, un’idea resa popolare nel 18° secolo da Thomas Malthus. 
La sua idea che la produzione alimentare non potesse tenere il passo con la crescita esponenziale della popolazione è stata smentita da allora, beh … eccoci qui con 7 miliardi di esseri umani sulla Terra e cibo sufficiente per tutti (se distribuito equamente, questo è). 
Gran parte del discorso sui centri di sovrappopolazione sui paesi in via di sviluppo e sugli stereotipi piuttosto che sulla realtà che i paesi ricchi – e in particolare i loro cittadini più ricchi – sono i maggiori consumatori di risorse sulla Terra. 
