Livorno, ragazza morta ritrovata in una fabbrica. Ad Halloween c’era stato un rave party.
Il cadavere di una 30enne, Moira Piermarini, è stato trovato a Livorno, presso il capannone di una ex fabbrica. Nell’edificio ad Halloween si era tenuto un rave party finito domenica sera. All’evento hanno partecipato circa 1500 persone arrivate da tutta Italia. La squadra mobile del capoluogo toscano è intervenuta dopo che gli uomini del 118 avevano constatato il decesso. La vittima era nata a Roma, ma era residente a Vecchiano (Pisa).
La salma della donna è stata ritrovata nella sua auto, parcheggiata nei dintorni del capannone. Mentre sono in corso i rilievi della scientifica, le forze dell’ordine hanno fatto sapere che il rave party non era stato autorizzato. La festa si è svolta all’interno dei capannoni della ex Trw, fabbrica (abbandonata da mesi, ndr) che produceva sterzi per auto.
Ragazza morta in una fabbrica abbandonata a Livorno, aveva partecipato ad un rave party ad Halloween
Moira Piermarini faceva la parrucchiera come la sorella, mentre suo padre è un poliziotto. Aveva partecipato al rave a Livorno nel fine settimana di Ognissanti con alcuni amici. Il primo nodo da sciogliere è capire se la ragazza sia morta nel luogo in cui è stato trovato il cadavere. Per stabilire le cause e la data del decesso sarà effettuata l’autopsia. Gli investigatori non escludono alcuna pista, ma si fa strada l’ipotesi di un malore, forse dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti.
Ad allertare i soccorsi del 118 sarebbe stata una telefonata anonima fatta da un uomo. Sul posto è intervenuta un’ambulanza e la squadra mobile di Livorno. Il medico, però, ha potuto soltanto constatare il decesso della giovane. Subito dopo la fine della festa, anche un altro ragazzo ha avuto un malore, ma è riuscito a salvarsi grazie dall’intervento di un’ambulanza. Aveva assunto un cocktail di sostanze stupefacenti.
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Rave in fabbrica ad Halloween, il sindaco di Livorno aveva già lanciato l’allarme
Il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, nei giorni scorsi aveva chiesto alle autorità di intervenire per impedire la festa. In una nota il Comune aveva espresso “preoccupazione” per il rave che clandestinamente si era insinuato nell’ex stabilimento Trw. Salvetti aveva chiesto al prefetto di riunire il Comitato provinciale per l’Ordine pubblico, convocando anche la proprietà. “Ho parlato col questore – aveva detto il sindaco –. Ancora una volta un sito privato dismesso viene utilizzato, senza autorizzazione, per un’iniziativa che sembra destinata ad accogliere centinaia di giovani e, si presume, anche, senza le dovute misure di sicurezza“.
Inoltre, riferisce sempre la questura, durante il deflusso di centinaia di persone, la polizia ha denunciato cinque persone per invasione di terreni ed edifici. Questi avevano aperto un’area di intrattenimento pubblico senza osservare le prescrizioni a tutela dell’incolumità delle persone. Sequestrati anche due furgoni con materiale pesante di vario tipo e apparecchi per il suono.
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