Reddito di cittadinanza a mafiosi. Arrestati cinque uomini del clan Cosa Nostra

Cinque mafiosi del clan Cosa Nostra arrestati durante un blitz percepiscono il reddito di cittadinanza. I mafiosi vivevano in ville da sogno con piscine, statue e accessori sfarzosi.

Reddito di cittadinanza a mafiosi. Arrestati cinque uomini del clan Cosa Nostra- meteoweek

Le forze dell’ordine hanno arrestato oggi a Palermo cinque mafiosi che vivevano nel lusso, in ville con piscine e statue di leoni, ma percepivano il reddito di cittadinanza. In particolare Nicolò Giustiniani, braccio destro dei capi della famiglia di Brancaccio, viveva in una villa sfarzosa dotata di una piscina di sei metri per dieci. La villa si trova a Ficarazzi, in un paese in provincia di Palermo.

Intorno alla piscina spiccano diverse statue raffiguranti leoni, che risaltano maggiormente grazie alle luci colorate presenti nell’acqua.

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Nell’ampia cucina spicca un tavolo da pranzo capace di accogliere più di 20 commensali. L’uomo percepiva un reddito di cittadinanza di ben 900 euro. Il mafioso non badava affatto a spese per la propria villa.

Difatti, i carabinieri hanno registrato Giustiniani mentre pattuiva il prezzo della piscina: «5 mila euro, poi le luci a led che si cambia di colore costano 3mila euro e l’acqua calda costa 8 mila euro».Naturalmente anche i capi clan percepiscono il reddito di cittadinanza. La moglie di Stefano Marino, capo della famiglia di Brancaccio insieme al fratello Michele, percepiva infatti 500 euro al mese.

Evidentemente le rapine, il traffico di ogni tipo di droga, il pizzo, le estorsioni e le truffe non fruttavano abbastanza. Gli altri tre arrestati che godevano del reddito di cittadinanza sono Ignazio Ficarotta, Pietro Di Paola e Angelo Mangano. Il blitz antimafia ha dimostrato insomma che il reddito di cittadinanza è democratico, spetta proprio a tutti.

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