Dopo settimane di polemiche che hanno dato vita ad un vero e proprio terremoto mediatico, la giornalista palestinese Rula Jebreal è stata confermata al Festival di Sanremo 2020. A rendere ufficiale la notizia è stata la rete ammiraglia, che attraverso un comunicato stampa ha confermato la presenza. 
Rula Jebreal sul palco di Sanremo
A seguito di un vertice aziendale in cui si sono confrontati l’ad Rai, Fabrizio Salini, il direttore di Rai, Teresa De Santis, e il direttore artistico e conduttore del festival, Amadeus, è stata diramata la notizia.
La scrittrice affiancherà Amandeus per una o due puntate della kermesse ed è previsto anche un intervento sulla violenza di genere. Tema al quale Rula è molto legata.
Il compenso della giornalista palestinese
Secondo un’indiscrezione lanciata dal sito Dagospia il contratto della giornalista sarebbe già sulla scrivania di Salini e il compenso richiesto dalla stessa per presenziare al Festival della Canzone italiana sarebbe pari a 25.000 euro.
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L’accusa della scrittrice
La giornalista naturalizzata italiana ha voluto rispondere alle polemiche sorte a seguito della notizia della sua partecipazione a Sanremo e all’iniziale stop della Rai. Attraverso una lunga intervista rilasciata a Repubblica ha detto: “Mi hanno telefonato pregandomi di farei io il passo, di rinunciare spontaneamente. Mi sono rifiutata. Gli ho mandato un messaggio scritto: se volete censurarmi dovete essere voi ad assumervene la responsabilità. Ma, voglio ripeterlo, Amadeus non ha nessuna colpa. Evidentemente qualcuno si è spaventato che venisse offerta una ribalta a italiani nuovi come me, che appartengono a un’Italia inclusiva, tollerante, aperta al mondo, impegnata in missioni di dialogo e di pace. Cosa vuol dire essere italiani? Avere tutti la pelle dello stesso colore e le stesse idee? L’Italia che noi sogniamo per i nostri figli è un Paese collegato al resto del mondo”, ha dichiarato la bella 46enne.
