Rivelati tutti i dettagli de La mia banda suona il pop, nuovo film di Fausto Brizzi in arrivo nelle sale cinematografiche italiane il prossimo 20 febbraio.
Quindicesimo film del regista, La mia banda suona il pop sarà una commedia musicale a tinte thriller ambientata tra Praga e San Pietroburgo. Il film riunirà diverse vecchie conoscenze dello stesso Brizzi. La produzione è affidata a Luca Barbareschi.
“Dopo la doppietta di successo di Poveri Ma Ricchi, torno a girare con Christian De Sica, che per me è più di un fratello maggiore. Stavolta un film comico con tante scene di azione”, dichiara Brizzi. “Abbiamo girato tra Praga e San Pietroburgo, tra luci, colori, una vera DeLorean e inseguimenti, immersi in un immaginario anni ’80 appena un po’ ingiallito dal tempo come i Popcorn stessi”.
Stando alle parole di Brizzi, si tratta del film più complesso della sua filmografia, per la necessità di ricostruire scenografie e costumi affinché fossero verosimili con il periodo di riferimento: “Sarà un film per tutti ma specialmente per chi non ha mai dimenticato la prima volta che ha sentito una canzone con un walkman”.
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Il magnate russo Ivanov è uno sfegatato fan dei Popcorn, vetusto gruppo musicale italiano (composto da Christian De Sica, Massimo Ghini, Paolo Rossi, Angela Finocchiaro) che andava fortissimo negli anni ’80. Per questo motivo il manager della band (Diego Abatantuono), impegnato tra l’Italia e la Russia, viene contattato dalla donna di fiducia di Ivanov per concordare una reunion del gruppo. Con Ivanov non si discute, quindi, nonostante le iniziali resistenze, i musicisti, ormai arrugginiti, si preparano per l’avventura.
Durante i preparativi per il concerto, scoprono però che in realtà il loro ruolo è un altro: fungere da cavallo di troia per una colossale rapina ai danni di Ivanov progettata da Olga (la sua “donna di fiducia”). I quattro disperati allora vedranno nel progetto criminale un potenziale salvifico per le vite di tutti loro.
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“Avevo deciso di non usare delle hit note, ma di far comporre delle canzoni sanremesi che, al primo ascolto, entrassero in testa e sembrassero effettivamente dei successi degli anni ’80”, spiega Brizzi. Per il film il maestro Zambrini (autore della gran parte dei successi di Gianni Morandi e Patty Pravo) ha composto “due evergreen immaginarie”, con ritornelli sullo stile di Umberto Tozzi.
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