Coronavirus in Lombardia, allarme per 50 mila persone: “non uscite di casa”

Sono dieci i Comuni, tutti nella stessa area, interessati dall’ordinanza sul coronavirus decisa dal governatore Attilio Fontana, dal ministro della Salute Roberto Speranza e il capo della Protezione civile Borrelli. “Non uscite di casa”.

L’ospedale di Codogno

Emergenza coronavirus in Italia. Un invito ad una quarantena ‘spontanea’ dopo l’arrivo del virus Killer in Lombardia, soprattutto, ma non solo. Sono dieci i Comuni, tutti della stessa area, interessati dall’ordinanza sul coronavirus decisa dal governatore Attilio Fontana, dal ministro della Salute Roberto Speranza e il capo della Protezione civile Borrelli. I paesi in cui si pensa di vietare ogni evento pubblico e di fare rimanere in casa per una settimana gli abitanti sono: Casalpusterlengo, Codogno, Castiglione d’Adda, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e Sanfiorano. I residenti in tutto sono oltre 50 mila. «Stiamo preparando un’ordinanza che vieta ogni attività di aggregazione come il Carnevale, le messe, gli eventi sportivi, chiuderemo le attività commerciali e i negozi del luogo», ha detto l’assessore. L’ordinanza prevede nell’area in questione la sospensione delle attività lavorative delle imprese e delle attività scolastiche.

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Coronavirus: i consigli per i medici di base

I medici di base hanno ricevuto indicazioni precise dalla Regione Lombardia su come gestire l’emergenza. Lo ha detto l’assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, durante la conferenza stampa alla regione. «In particolare abbiamo detto ai cittadini che pensano di aver avuto contatti con persone sono state in Cina o che si sono ammalate, di chiamare il 112 e di non recarsi da soli nei Pronto Soccorso”. “Ai medici di Medicina generale invece abbiamo detto che se un loro paziente li chiama, lamentando ad esempio affaticamento e sintomi respiratori, di essere loro ad andare a casa del malato, sempre che i sintomi non evidenzino già la necessità di chiamare il 112”. I medici faranno le visite a domicilio con le «protezioni che devono avere dal sistema sanitario – continua Gallera –. Si sono attivati subito, a partire dal presidente dell’Ordine e i sindacati medici”.

Scuole chiuse anche a Piacenza e provincia sabato 22 febbraio, in via precauzionale, dopo i numerosi contagi avvenuti nel vicinissimo Basso Lodigiano nelle ultime ore. Lo ha deciso il Comune, insieme all’annullamento di quasi tutte le manifestazioni culturali e non solo. Intanto il dipartimento della Protezione civile ha individuato nell’aeroporto militare di San Damiano, in provincia di Piacenza nel comune di San Giorgio, la struttura in cui ricoverare, in caso di necessità, le persone che verranno sottoposte a quarantena.

 

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