Immunodeficienze primitive, cosa sono? Arriva guida sui 10 campanelli d’allarme

Arriva a cura della Società italiana pediatria preventiva una guida sulle immunodeficienze primitive. Cosa sono e campanelli d’allarme per curare tempestivamente.

immunodeficienze primitive
(Foto di Sergei Supinsky, da Getty Images)

Le immunodeficienze primitive sono un insieme di patologie rare, complesse ed eterogenee. In genere si tratta di malattie congenite e croniche causate da alterazioni del sistema immunitario. L’effetto principale sulla salute è una maggiore suscettibilità alle infezioni. Come se non bastasse, generalmente sono anche soggette ritardi nella diagnosi, che possono andare da uno ai due anni. E si tratta di una difficoltà di diagnosi che spesso riguarda anche le patologie più frequenti.

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Per questo la Società italiana pediatria preventiva (Sipps) ha curato una guida sulle immunodeficienze primitive. Lo scopo sarebbe divulgare una maggiore conoscenza di queste malattie e per facilitarne la diagnosi. La guida sarebbe infatti rivolta a pediatri “generalisti”, di famiglia o ospedalieri. Anche perché sono circa 6 milioni le persone nel mondo affette dalle immunodeficienze primitive, dagli adulti ai bambini. E spesso, a causa di una diagnosi tardiva, perdono anche l’occasione di sottoporsi a una terapia efficace.

La guida a cura della Sipps: sintomi e diagnosi

immunodeficienze primitive
(Foto di Sergei Supinsky, da Getty Images)

Spesso una diagnosi veloce non solo può garantire migliori cure al paziente, ma può addirittura salvargli la vita. Ma per riconoscere la patologia è necessario conoscerne i sintomi. Il primo campanello d’allarme è rappresentato da infezioni e febbri ricorrenti. Tuttavia, nel corso degli ultimi 60 anni la ricerca ha ottenuto ulteriori risultati. Si è capito che le immunodeficienze primitive comprendono un ampio spettro di malattie, che possono essere anche diverse dalle infezioni. Le immunodeficienze possono manifestarsi anche come manifestazioni autoimmuni, di gravità variabile, fino a complicanze neoplastiche. Quindi bisogna ampliare lo spettro dell’attenzione e osservare l’insorgenza di 10 sintomi.

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I campanelli d’allarme sono: più di quattro otiti in un anno, più di due sinusiti, più di due mesi di antibiotici in un anno, due polmoniti in un anno, ritardo di crescita o sottopeso del bambino, ascessi ricorrenti della cute o degli organi interni, infezioni da candida sia orali che cutanee, necessità di terapia
antibiotica per via endovenosa per eradicare un’infezione, più
di due infezioni gravi in un anno e la familiarità per immunodeficienza primitiva.

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