Il sindaco di Roma Virgilia Raggi prova a riaprire i mercati di Roma con il dovuto e attento rispetto delle restrizioni. E risponde a Salvini sui buoni spesa: “amo l’Italia più di te”.
Una decisione che a livello economico farà del bene a tutti quei lavoratori che sono rimasti senza entrate dope le restrizioni volute dal governo per combattere la pandemia di coronavirus. Ma è certo, una decisione che scatenerà anche polemiche dal momento che da giorni, gli esperti e i sindaci di tutta Italia raccomandano di restare a casa nonostante i numeri dei contagiati sembrino scendere inesorabilmente. La Raggi decide di provare a riaprire i mercati rionali. “Questa non è un’apertura definitiva, è un test – ha spiegato – Gli operatori hanno chiesto di aprire impegnandosi a far rispettare le regole e la nostra polizia va a vigilare. Se le condizioni non verranno rispettate non avremo remore a chiudere. Se riescono a far rispettare le stesse prescrizioni dei supermercati o dei negozi di alimentari, vendendo la stessa merce per me hanno diritto a rimanere aperti”. La sindaca ha poi spiegato: “Abbiamo chiesto loro di riaprire solo dopo presentazione di un progetto che garantisse l’entrata in modo contingentato, rispettando le distanze di sicurezza. Abbiamo semplicemente deciso che anche i mercati rionali che vendono generi alimentari se rispettano le prescrizioni posso tornare a lavorare. Però sono sotto stretta osservazione”. Resta da capire se anche i cittadini siano pronti a rispettare le regole.
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Il sindaco di Roma risponde a Salvini
Cambiamo fronte. “Matteo Salvini, amo l’Italia più di te. Abbiamo scelto l’azienda che potesse aiutare più velocemente i miei concittadini che attendono il buono spesa. Le polemiche non si mangiano. Almeno in questa situazione prova ad essere serio”. Così la sindaca di Roma, in un tweet in cui risponde al segretario della Lega che aveva rilanciato la notizia secondo cui il Comune di Roma ha scelto una società francese per la gestione dei buoni spesa alle famiglie bisognose per l’emergenza Coronavirus.
