Mes, Renzi: “sono certo che il Presidente del Consiglio non dirà di no”

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, è intervenuto a Circo Massimo di Radio Capital e ha dichiarato di essere favorevole al Mes e che il Presidente del Consiglio non rinuncerà al fondo.

Mes, Renzi- sono certo che il Presidente del Consiglio non dirà di no al Mes (Getty) - meteoweek.com
Mes, Renzi- sono certo che il Presidente del Consiglio non dirà di no al Mes (Getty) – meteoweek.com

Matteo Renzi è intervenuto ai microfoni di Circo Massimo, su Radio Capital, e ha parlato del Mes e del governo e ha invitato Conte ad assicurare liquidità alle aziende per poter far ripartire l’economia italiana. “Il recovery fund secondo me passerà e Conte avrà tante frecce per il suo arco. La questione non è parlare di Europa ma declinare ora su cosa vuole fare l’Italia. La Germania ha spento molte meno aziende di noi. Conte non stia dietro ai dieci sovranisti rimasti nei 5 stelle. Porta a casa il risultato che con Sanchez e Macron è già a portata di mano e pensi ad assicurare liquidità alle aziende“, ha dichiarato il leader di Italia Viva.

Poi sul Meccanismo Europeo di Stabilità ha affermato: “attivare il Mes? Lo farei di corsa, io vado a piedi a Bruxelles a prenderli. Ti danno denari a condizioni buone. Io sono certo che il Presidente del Consiglio non dirà di no al Mes. A mio giudizio Conte fa benissimo a fare una battaglia giovedì in Europa e ha tutto il supporto, ma non si preoccupi delle dichiarazioni di un Di Battista a caso, perché in realtà quello che viene fuori dell’Europa è già un grande successo. Mettere il veto? Siamo seri, senza l’Europa l’Italia sarebbe fallita. Basta con questa discussione, il problema non è l’Europa ma il fatto che tante persone sono rimaste senza una lira. I grillini non vogliono? Se ne farannouna ragione. Hanno già cambiato idea tante di quelle volte“.

Per quanto riguarda la regionalizzazione delle aperture, invece, Matteo Renzi si è detto scettico e per lui sarebbe assolutamente da scartare come opzione per la Fase 2. “Non decido io, ma credo che il contagio zero vero arriverà solo col vaccino, che non arriverà prima di un anno. Siccome dobbiamo convivere per un anno, dico diamo delle regole chiare e se le hai riapri, se no non riparti. Abbiamo un eccesso di burocrazia in Italia e Spagna, Francia e Germania si mangiano un pezzo del nostro mercato. L’Italia avrà la carestia dopo la pandemia, e allora dicono diamoci una mossa. Non serve alluvionare la gente con statistiche che non hanno certezza, perché l’esperto del giorno dopo dice un’altra cosa. Il virus girerà ancora per un anno, allora diamo soldi alle aziende con liquidità, ma ripartiamo sennò perdiamo posizioni con paesi alleati e competitor“, ha proseguito Matteo Renzi.

Infine ha parlato del problema dei liberi professionisti: “c’è una divisione pericolosa oggi in Italia tra chi è garantito e chi no. Tra chi ha il posto fisso e chi no. Sicuramente hai tanti problemi ma hai il posto fisso. Se non lo hai, o sei una partita Iva, un professionista, il Coronavirus ti distrugge dentro perché la notte ti svegli e pensi a come uscirne. Allora dico facciamo meno conferenze stampa e più chiarezza, come ha fatto Macron che ha dato indicazioni chiare su come ripartire“; e poi Matteo Renzi ha concluso facendo cenno alla scuola: “in questi giorni fortunatamente sono lontano dalle discussioni sui palazzi romani, mi preoccupa piuttosto che non si stia discutendo di scuola, di come fare la maturità. A settembre ci saranno gli stessi problemi di maggio se non agiamo adesso. Mia moglie è insegnante, ho tre figli e uno deve fare la maturità, forse ho una sensibilità maggiore ma la didattica a distanza non è abbastanza. Si discuta di come fare della scuola il motore della ripartenza. Se proprio volete la mia opinione sui cambi di governo vi dico che è una discussione fuori dalla realtà“.

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