Maxi decreto da 55 miliardi su reddito e imprese: scontro nel governo

Il governo ha stanziato 55 miliardi con il maxi decreto che prevede aiuti alle imprese e ai redditi in emergenza, ma ne è nato un nuovo scontro.

Maxi decreto da 55 miliardi su reddito e imprese- scontro nel governo - Giuseppe Conte - (Getty) - meteoweek.com
Maxi decreto da 55 miliardi su reddito e imprese- scontro nel governo – Giuseppe Conte – (Getty) – meteoweek.com

Sono molte le richieste dei ministri e le categorie in attesa di aiuti perché in crisi a causa del Coronavirus e i 55 miliarid i euro stanziati dal governo potrebbero non essere sufficienti. Proprio per tale ragione, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha deciso di incontrare il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e di preparare da remoto una riunione con diversi capi delegazione della maggioranza, in modo da scongiurare la posticipazione del decreto-aprile a giugno. Alla riunione sono intervenuti Dario Franceschini, Roberto Speranza, Alfonso Bonafede, Teresa Bellanova, il sottosegretario alla presidenza Riccardo Fraccaro e il vicecapogruppo di Italia Viva Luigi Marattin.

La riunione, però, non è andata a buon fine e la tensione ha avuto la meglio, dopo la scoperta di un errore di calcolo commesso dall’Inps relativo ai fondi destinati alla Cassa Integrazione, nei quali mancherebbero circa 7 miliardi di euro. Inoltre tra le forze politiche al governo ci sarebbero vedute contrastanti rispetto al reddito di emergenza e alla partecipazione dello Stato nelle imprese. La riunione al momento è stata sospesa e rimandata a questa sera.

Luigi Di Maio, Ministro degli affari esteri, ha infatti chiesto di abbassare le tasse, ma il resto del governo si scontra sull’avvio delle grandi opere, bloccate non solo a causa del virus, su un ipotetico ingresso dello Stato nelle grandi imprese ma soprattutto su chi avrà la responsabilità di erogare il reddito di emergenza, se l’Inps o i Comuni. Italia Viva è contraria al progetto proposto dalla senatrice Nunzia Catalfo, perché allargherebbe troppo il reddito d’emergenza, anche se prevede l’aiuto anche a coloro che lavorano in nero. Italia Viva contesta anche gli aiuti alle imprese, che lo Stato potrebbe dare sotto forma di una partecipazione nel capitale sociale di aziende di medie dimensioni. Nel progetto lo Stato uscirebbe dopo alcuni anni, a un prezzo scontato, nel caso in cui l’imprenditore sia stato corretto ed efficiente.

Il premier Conte vorrebbe riuscire a presentare il decreto tra due giorni al consiglio dei ministri, ma ci sono ancora molte lacune da colmare e quindi la manovra potrebbe necessitare di ancora qualche giorno. E tale manovra potrebbe anche essere l’ultima, vista la situazione debitoria dello Stato. Proprio a causa di tale previsione, l’intesa nella maggioranza di governo è ancora lontana, dato che le future risorse da mettere in campo dovranno essere recuperate attraverso tagli alle spese o accedendo a strumenti come il Mes, la cui trattativa dovrebbe terminare in settimana a Bruxelles, meccanismo molto inviso ai politici del Movimento 5 Stelle.

Un accordo, invece, è stato trovato sulla ripartizione dei 55 miliardi di euro stanziati dallo Stato nel maxi decreto di maggio. Il ministro dell’Economia Gualtieri e il ministro del Lavoro Catalfo hanno collaborato con l’Inps per limare i numeri del pacchetto lavoro, che prevede la dilatazione a 18 settimane della Cassa Integrazione per far fronte all’emergenza economica causata dal Coronavirus. Solo per la Cig sono, infatti, previsti circa 14 miliardi di euro.

Complessa è stata anche la trattativa con i Comuni, che hanno ottenuto 4 miliardi di finanziamento, nei quali sono compresi i fondi per le Province. Il Rem sarà finanziato con 1.5 miliardi, con i quali verrà prestato aiuto a tutti coloro che non hanno altri mezzi di sostentamento. 800 milioni saranno destinati ai congedi parentali e altri 6-7 miliardi verranno utilizzati per rinovare il bonus per i lavoratori autonomi nel mese di aprile, 600 euro, e nel mese di maggio, durante il quale dovrebbe essere portato a 1000 euro, anche se condizionato per chi ne farà richiesta ad una perdita di ricavi del 33% rispetto ai due mesi precedenti.

Per quanto riguarda, invece, il pacchetto per gli aiuti alle imprese, la somma stanziata dovrebbe essere di 10 miliardi. Saranno previsti finanziamenti a fondo perduto di 5mila euro per le piccole imprese fino a 9 dipendenti, e ci saranno anche riduzioni sulle bollette elettriche e sgravi sugli affitti. Forti scontri al riguardo ci sono stati tra il ministro dell’Economia Gualtieri e il ministro dello Sviluppo Economico Patuanelli: il primo paventava uno sconto sulle tasse maturate nel corso dell’emergenza Coronavirus, mentre il secondo ha suggerito aiuti diversificati in base al fatturato dichiarato. Altri 10 miliardi di euro serviranno, invece, per il pagamento dei debiti commerciali. Anche il ministro della Salute Speranza ha avuto uno scontro con il ministro Gualtieri, perché ha ottenuto solo 3 dei 4 miliardi di euro che aveva richiesto per migliorare il sistema sanitario con l’assunzione di migliaia di operatori sanitari.

Impostazioni privacy