Tante persone a Bergamo in giro, a godere del pomeriggio domenicale: poco rispettate le distanze, qualcuno senza mascherina. E si scatena l’ira del sindaco.
Tamte persone: forse troppe. In poco spazio. E non tutti indossavano la mascherina nel modo corretto. Siamo a Bergamo, la città simbolo della tragedia del coronavirus. Centinaia di morti, immagini angoscianti, come quelle dei camion militari che trasportavano via i cadaveri. Ecco perchè ha suscitato indignazione una foto, circolata ieri sui social, che racconta di un atteggiamento quantomeno poco prudente dei bergamaschi. Che, appunto, affollano una strada del centro mostrando poca attenzione alle regole base di sicurezza e prevenzione. La foto, diffusa inizialmente sul profilo facebook dell’ex consigliere regionale leghista Giosuè Frosio, si è rapidamente diffusa, scatenando la reazione di tante persone indignate. Una immagine che effettivamente colpisce, se messa in relazione con il calvario che ha attraversato quella città. 
3200 nuove sepolture nel cimitero comunale, relative al periodo che va da metà febbraio a fine aprile: in tutto il 2019 erano state 1900. Questi numeri raccontano di un dramma che forse viene ora gestito con un pò di superficialità, anche se può essere comprensibile il desiderio di “normalità” della gente. Uno dei commenti più forti è stato quello del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori: «Mentre stamattina, dopo una passeggiata sui Colli, ero tornato a casa rinfrancato — queste le parole del primo cittadino— perché non avevo incontrato una sola persona senza mascherina, le immagini del pomeriggio, di Città Alta e di Largo Rezzara, mi hanno preoccupato e fatto arrabbiare. Non sono bastate centinaia morti nella nostra città? Vogliamo ritrovarci tra un mese di nuovo nei guai?! Ve lo chiedo di nuovo: per piacere, metteteci serietà, impegno e rigore». Parole che non necessitano di commenti, e che forse riporteranno i bergamaschi meno consapevoli ad un atteggiamento di maggior prudenza.
