Tasso di mortalità da Coronavirus: il primo Paese in Europa non è l’Italia

In totale sono stati registrati 31.523 contagi e 3.831 vittime: un tasso di mortalità elevatissimo che colloca il Paese in cima agli altri in Europa.

Tasso di mortalità da Coronavirus: il primo Paese in Europa non è l’Italia – meteoweek

L’Italia non è più il primo Paese in Europa per tasso di mortalità da Covid-19. Secondo quanto riporta il Daily Telegraph online, citando i dati raccolti dal sito web Our World in Data, il Paese scandinavo ha avuto 6,08 decessi per milione di abitanti al giorno su una media mobile di sette giorni, tra il 13 maggio e il 20 maggio. In totale sono stati registrati 31.523 contagi e 3.831 vittime. Se si considera il periodo sarebbe il più alto al mondo al di sopra del Regno Unito, del Belgio e degli Stati Uniti, che hanno rispettivamente 5,57, 4,28 e 4,11. La stima ha suscitato molto dibattito perché sin dall’inizio della pandemia la Svezia ha adottato un approccio molto diverso rispetto agli altri paesi: non ha mai imposto restrizioni particolari agli spostamenti dei cittadini e ha tenuto aperte certe scuole, ristoranti e negozi affidandosi soprattutto alla responsabilità individuale delle persone. A quanto pare una pessima idea. già alla fine di aprile i dati sui morti attribuiti al coronavirus in Svezia erano molto più alti rispetto agli altri paesi nordici, simili per demografia e abitudini sociali, che invece hanno applicato molte più restrizioni. Di recente sono diventati i peggiori dell’intero continente, e anche il paese europeo col peggior dato arrivato a questo punto dell’epidemia.

Leggi anche –> Coronavirus, negli Stati Uniti tornano a salire le vittime

Leggi anche –> Coronavirus, la Tanzania accusa il Kenya di sabotaggio: test non affidabili

Leggi anche –> Oms: 106.000 nuovi casi di coronavirus, ancora dubbi sull’idrossiclorochina

La Svezia ha superato Gran Bretagna, Italia e Belgio per quanto riguarda il più alto tasso di mortalità pro capite per coronavirus nel mondo – meteoweek

Johan Giesecke, ex capo epidemiologo svedese, ora consigliere sanitario dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha difeso la politica del suo Paese e ha affermato che i blocchi sarebbero stati inutili per evitare il numero di casi e decessi da coronavirus. «C’è molto poco che possiamo fare per prevenire i contagi», ha scritto in un articolo pubblicato su Lancet all’inizio di questo mese. «Un blocco potrebbe ritardare i casi gravi per un po’, ma una volta alleviate le restrizioni, i casi riappariranno». Oggi sono morte altre 88 persone e si sono contati 724 nuovi casi.

Alessia Cornali

Recent Posts

Corrente elettrica: come scegliere l’offerta più vantaggiosa

Cambiare fornitore di corrente elettrica è un’operazione piuttosto semplice e non prevede costi. Per questo…

2 mesi ago

Noleggio vs leasing se sei un privato: quale conviene?

Nel mondo dell’automobilismo durante il corso di questi anni sono state introdotte una serie di…

8 mesi ago

Investire nel mattone a Palermo: compravendita e locazione di immobili

Chi vuole effettuare compravendita e locazione di immobili nella città di Palermo deve, per prima…

8 mesi ago

Calciomercato: il Torino vuole alzare l’asticella a gennaio

Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…

10 mesi ago

La Serie A torna a far gola: due attaccanti vogliono tornare

Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…

10 mesi ago

Luce e gas, la classifica di Altroconsumo: quali aziende garantiscono il miglior servizio

Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…

10 mesi ago