Coronavirus, la Tanzania accusa il Kenya di sabotaggio: test non affidabili

Incidente diplomatico tra Tanzania e Kenya: le istituzioni tanzaniane accusano quelle kenyote di testare le persone in modo poco affidabile.

Tensione tra Tanzania e Kenya, che è stato accusato di
sabotaggio economico e di dubbia affidabilità dei test fatti per
rilevare il coronavirus dal commissario regionale tanzaniano di
Arusha, Mrisho Mashaka Gambo. L’alto funzionario, citato da Bbc
Africa, ha dichiarato che 19 camionisti respinti al confine perché
positivi al virus, una volta tornati in Tanzania hanno riportato
risultati negativi. Nella dichiarazione si forniscono informazioni e dati che indicano come invece la maggioranza dei camionisti kenioti sia risultata positiva al coronavirus in Tanzania. Il commissario di Arusha ha affermato che si tratta di una deliberata strategia del Kenya per sabotare l’industria turistica della Tanzania. Il ministro della Sanità del Kenya non ha risposto alle accuse, ma il direttore generale per la Salute del Paese ha dichiarato che i metodi dei test kenioti alla frontiera sono accurati.

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Lo scorso fine settimana il Kenya ha sigillato i suoi confini con la Somalia e la Tanzania, consentendo l’ingresso solo ai camionisti che fossero risultati negativi al coronavirus. La Tanzania ha risposto vietando tutto il traffico proveniente dal Kenya. A differenza del Kenya e di altre nazioni della regione, la Tanzania non ha imposto alcun coprifuoco o restrizioni di spostamenti e il suo presidente, John Magufuli, ha addirittura incoraggiato le persone a recarsi nei luoghi di culto per pregare. Magufuli ha anche messo in dubbio l’attendibilità dei test condotti dal laboratorio principale del Paese. Non è chiaro dove siano stati
testati i camionisti in Tanzania.

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