Coronavirus: contagi e vittime ancora in crescita secondo i dati

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, riconosce il merito per “la grande unità nazionale” dimostrata durante il lockdown dovuto al Covid-19. Ma nonostante la curva di contagi piegata nell’ultimo periodo, Speranza dichiara la partita ancora aperta.

Coronavirus: contagi in crescita

Sono 223 i nuovi casi di coronavirus conteggiati oggi, in aumento rispetto a ieri, giorno in cui ne sono stati calcolati 201. Di questi, 115 casi sono in Lombardia, nonché il 51,5% del totale in Italia. Il numero totale dei casi sale così a 241.184 e le vittime nelle ultime 24 ore sono invece 15 e, pertanto, in calo rispetto alle 30 persone decedute ieri. Il numero dei morti per coronavirus sale così a 34.833, secondo i dati riportati dal Ministero della Salute.

Durante il Consiglio nazionale della Uil pensionati, Roberto Speranza interviene e dichiara: “La partita non è vinta, ma i numeri ci segnalano che la curva è stata significativamente piegata. Se questo è avvenuto è merito di un Paese che ha trovato energie e risorse. Sono stati mesi molto duri. Mi sento di poter dire che le istituzioni e il sistema Paese hanno retto di fronte ad una prova così difficile”. Queste le parole del Ministro della salute che riconosce anche il merito delle parti sociali e quella che definisce “la grande unità nazionale” dimostrata durante questa crisi terrificante. Inoltre, Speranza aggiunge che è arrivato il momento di iniziare una nuova stagione di politica economica espansiva e continua il suo intervento, affermando: “Dobbiamo dire che è definitivamente chiusa la stagione dei tagli alla spesa sociale, dei tagli al servizio sanitario nazionale”.

Eppure, sebbene le misure di lockdown messe in atto in Italia hanno permesso un controllo efficace dell’infezione da SARS-CoV2, persiste ancora ad oggi una trasmissione diffusa del virus che, quando si verificano condizioni favorevoli provoca focolai anche di dimensioni rilevanti. Da qui il richiamo del Ministro a mantenere alta l’attenzione. A stabilire ciò anche quanto riportato dal report settimanale circa i dati del monitoraggio effettuati dal Ministero della Salute. Eppure, l’analisi è relativa ai dati per il periodo 22-28 giugno, periodo successivo alla terza fase di riapertura avvenuta il 3 giugno 2020.

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