Trovato morto in una grotta lo speleologo Alessio Carulli

Il suo corpo senza vita è stato localizzato nella notte all’interno della grotta, salvi gli altri due speleologi dispersi. 

Trovato morto in una grotta lo speleologo Alessio Carulli – meteoweekErano rimasti intrappolati in una grotta alle pendici della Majella: alle 3,30 del mattino gli operatori del soccorso alpino e speleologico hanno recuperato il corpo dello speleologo di Chieti di 42 anni nella grotta di Risorgenza a Roccamorice. Le piogge lo avevano bloccato all’interno di un passaggio allagato a 70 metri dall’ingresso della cavità. Alessio Carulli di Arielli, nel Chetino non ce l’ha fatta. Stando alle primissime informazioni, aveva poca esperienza nelle grotte.

Leggi anche –> “Marco era figlio unico. Io e Marina abbiamo perso tutto”, dice Valerio Vannini

Leggi anche –> Omicidio Marco Vannini, ricostruite le parole dell’ultima telefonata

Leggi anche –> Omicidio Vannini, si aggrava la posizione dei Ciontoli

Hanno avuto salva la vita, invece, gli altri due speleologi di Ancona che erano nella stessa zona: questo aveva reso subito drammatica la situazione di Alessio. Facevano tutti parte di un gruppo del locale Speleo Club. I vigili del fuoco hanno usato le idrovore per far abbassare il livello dell’acqua permettendo così ai soccorsi di arrivare più in profondità. In azione anche i ‘disostruttori’, ossia tecnici speleo. Il corpo è stato trasportato lungo uno stretto sentiero fino alla vicina strada e consegnato alle autorità. Il 42enne non era solo: si trovava nella cavità naturale con un 31enne di Genga (Ancona) e un 36enne di Pianella (Pescara), che sono stati invece recuperati ieri sera e trasportati dal 118 all’ospedale di Pescara. Erano estremamente provati, ma in buone condizioni di salute, nonostante lo choc.

La cavità, in fase esplorativa, presentava parti strette ed allagate. Nella grotta sarebbero entrati acqua e detriti a causa del maltempo. Il gruppo, che aveva allestito un piccolo campo all’esterno della grotta per poi procedere a turno all’esplorazione dei passaggi, era composto da cinque persone. Si tratta di alcuni marchigiani e altri abruzzesi dello Speleo Club di Chieti. La situazione si era fatta poi drammatica: un uomo e una donna accortisi che c’era stata una piena hanno dato l’allarme. Sul posto sono presenti Soccorso Alpino, vigili del fuoco e 118. Presente durante le attività di soccorso anche il sindaco di Roccamorice. La zona interessata dai soccorsi si trova a circa due chilometri dal centro abitato di Roccamorice, alle pendici della Maiella.

 

Impostazioni privacy