Il primato nero spetta ancora alla Lombardia con 94.580 decessi mentre la Basilicata non registra nessun nuovo caso da 4 giorni di fila, seguita dal Molise.
Il dato allarmante circa i contagiati Covid non è tanto il numero totale dei positivi, ma riguarda piuttosto la distribuzione geografica dei decessi: la regione più colpita in assoluto, lo sappiamo, è la Lombardia (ieri +111), quasi la metà dei morti sono stati registrati in questa regione; seguita dall’Emilia Romagna (ieri +38) che ha circa un quarto dei decessi; la terza regione è il Piemonte, seguita dal Veneto, dalla Liguria e dalla Toscana. Solo quattro regioni hanno registrato meno di cento morti: Calabria, Umbria, Basilicata e Molise.
I sintomi più comuni che hanno portato al ricovero sono stati febbre e difficoltà a respirare seguita da tosse, mentre le patologie croniche preesistenti più comuni registrate nei pazienti deceduti erano l’ipertensione arteriosa (67%) e il diabete di tipo 2 (30,3%). In Italia, dall’inizio dell’epidemia di coronavirus, almeno 241.956 persone hanno contratto il virus Sars-CoV-2: di queste 34.899 sono decedute e 192.815 (ieri +133) sono state dimesse. I pazienti ricoverati con sintomi sono 940 (ieri +1), di cui 70 (ieri -2) in terapia intensiva e in base ai report emesse dall’Istituto Superiore di Sanità sappiamo che 11 giorni è il tempo che trascorre dall’insorgenza dei sintomi alla morte del paziente.
L’età media dei pazienti deceduti e positivi al virus è 80 anni, le donne sono 13.692 e quelle decedute dopo aver contratto l’infezione hanno un’età più alta rispetto agli uomini. All’11 Giugno sono invece 366 dei 32.938 i pazienti deceduti positivi al virus di età inferiore ai 50 anni: in particolare 83 di questi avevano meno di 40 anni (53 uomini e 30 donne con età compresa tra i 0 e i 39 anni).
