Choc al Milan: sequestrati tutti i beni, attivata la sorveglianza speciale

Recentemente fotografato insieme a Matteo Salvini, è stata disposta anche la sorveglianza speciale dopo la confisca dei beni.

Choc al Milan: sequestrati tutti i beni, attivata la sorveglianza speciale – meteoweek

Luca Lucci, capo ultras del Milan, sarà un sorvegliato speciale dopo che la guardia di finanza gli ha sequestrato beni per il valore di un milione di euro. Tra i beni che gli sono stati tolti un complesso immobiliare di recente costruzione di due piani con autorimessa che si trova in provincia di Bergamo, un suv Audi Q5, diversi conti correnti e un locale pubblico di Sesto San Giovanni, il “Clan 1899”, utilizzato come luogo di ritrovo degli ultras del Milan. Il sequestro era stato deciso dai giudici della sezione prevenzione del tribunale di Milano sulla base sia dell’incongruenza tra l’attività di Lucci, ufficialmente elettricista, e il valore dei beni a lui riconducibili, sia sulla base della “pericolosità sociale” del 39enne, sancita oggi dalla decisione di sottoporlo a sorveglianza speciale.

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Sequestro di beni per un milione di euro – meteoweek

L’uomo conduceva uno stile di vita inspiegabile rispetto al lavoro che svolgeva. Lucci, soprannominato “il Toro” e leader indiscusso della Curva Sud, inoltre non aveva un passato rassicurante. Negli anni passati aveva accumulato precedenti per reati contro la persona e per traffico di droga. Durante il derby tra Inter e Milan del 15 febbraio 2009 diede un pugno a un tifoso interista facendogli perdere un occhio e venne condannato a quattro anni e sei mesi per lesioni: il tifoso interista, tre anni dopo quell’episodio, si suicidò sostenendo di non avere più ragioni per vivere. Nel giugno del 2018 invece Lucci rimase coinvolto, assieme ad altre persone, nell’inchiesta “Mongolfiera” contro il traffico di droga: secondo le indagini Lucci usava la sede del “Clan” di Sesto San Giovanni, adesso confiscata, come base per i suoi traffici di droga. Per quella vicenda Lucci ha patteggiato una condanna a un anno e 6 mesi a luglio 2018. Oggi Lucci si trova in una situazione molto complicata. In sostanza dovrà cambiare vita. Questa misura si applica ai soggetti già colpiti da Avviso Orale i quali però non hanno accolto l’invito da parte del Questore a cambiare la propria condotta e il proprio stile di vita; alla sorveglianza speciale possono essere aggiunte anche altre misure di prevenzione quali l’obbligo o il divieto di soggiorno. La sorveglianza speciale è accompagnata da una serie di prescrizioni che devono essere seguite al fine di dimostrare il cambiamento di stile di vita.

 

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