Vite al Limite, Destinee Lashaee pesava 307 kg, oggi è un’altra persona: bellissima

Destinee Lashaee è stata una delle protagoniste indiscusse di Vite Al Limite, il programma volto a restituire alle persone la fiducia nel proprio corpo e nel proprio aspetto dopo un percorso difficile, fatto di diete e chirurgie.

Vite al limite

Chi è Destinee Lashaee

La storia di Destinee è stata una delle più particolari che il noto programma di Real Time abbia raccontato. Si tratta, infatti, di una ragazza transgender: nata, dunque, in un corpo maschile, Destinee ha dovuto affrontare un percorso molto difficile.

Quando è nata si chiamava Matthew e sua madre aveva sedici anni e negli anni successivi ebbe altri due figli da un uomo che poi decise di abbandonare il tetto coniugale e, di fatto, la famiglia. Purtroppo per i più piccoli, la madre non era nelle condizioni economiche di tirare su dei bambini. Intervennero gli assistenti sociali e così Destinee fu data ad una famiglia affidataria.

Già a questa età Destinee scoprì il potere consolatorio del cibo: tra stress e paure sembrava che solo il cibo la facesse sentire bene. Ma il suo nutrimento era un fattore psicologico, senza controllo, che la portò ad avere un disturbo alimentare. A 9 anni pesava già 70 chili, mentre a 12 aveva già superato i 100.

Successivamente Destinee ha perso il fratello e la scoperta della sua sessualità, per cui veniva giudicata dagli altri, l’hanno portata a pesare 304 chilogrammi. Raggiunto questo peso limite, la ragazza ha scelto di affidarsi alle cure del dottor Now, con il quale ha perso 100 chilogrammi, continuando a registrare progressi molto soddisfacenti.

Vite al limite: cosa fa oggi Destinee?

Come tutte le sue coetanee, Destinee ha un profilo instagram dove condivide attimi della sua quotidianità.

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Proprio da una visita al suo profilo si può vedere come la ragazza – che ha completato il percorso di cambio del sesso – si stia ancora impegnando per prendersi cura di se stessa. Finalmente Destinee ha un corpo che sente suo, nel quale si riconosce. E del quale, sicuramente, non si vergogna più.

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