L’Aquila brucia: da giovedì fiamme spaventose. I roghi sarebbero dolosi

Importanti roghi stanno distruggendo i boschi attorno a L’Aquila nelle zone di Arischia, Pizzoli e Cansatessa. Gli incendi sembrerebbero dolosi.

Montagne L'Aquila in fiamme - Meteoweek.com
Foto Twitter di Giovanni Barba – Montagne aquilane assediate dalle fiamme

Le fiamme non danno tregua a L’Aquila. Il capoluogo abruzzese è sotto assedio già da giovedì, quando si sono creati alcuni spaventosi roghi che tuttora stanno devastando i boschi intorno a Arischia e Pizzoli. Nella giornata di ieri un nuovo incendio ha seminato il terrore tra gli abitanti della città. Le fiamme si sono generate presso la zona di Cansatessa e sono arrivate a 200 metri dal centro abitato. Forte la paura tra i residenti. Giovanni Barba, un abitante delle zone colpite, pubblica su twitter un’impressionante immagine delle montagne inghiottite dalle fiamme durante la notte.

A tentare di sedare la forza distruttiva delle fiamme c’è l’impegno congiunto di Carabinieri Forestali della Protezione Civilie e Vigili del Fuoco, coadiuvati anche da 7 Canadair e da 3 elicotteri. Inoltre la prefettura ha inviato ad Arischia i nuclei specializzati del IX Reggimento Alpini. In particolare sono 220 gli uomini coinvolti nel tentativo disperato di spegnere gli incendi. Si tratta di 80 Vigili del Fuoco, 40 Alpini, 70 volontari della Protezione Civile, 30 dipendenti comunali e 4 pattuglie della Polizia Municipale. Impegnata anche l’Unità di crisi locale dei Vigili del Fuoco di Teramo e L’Aquila che ha censito le squadre impegnate a spegnere gli incendi. Inoltre il Coc (Centro operativo Comunale) ha provveduto a censire le famiglie la cui abitazione è proprio a ridosso della linea delle fiamme. Si tratta in tutto di 13 nuclei familiari che potrebbero essere spostati in alloggi provvisori.

Il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, plaude all’impegno delle squadre impegnate sul fronte delle fiamme. “Le energie in campo sono straordinarie e la mobilitazione è ampia e sentita” – ha detto il primo cittadino. “Lo sforzo è enorme e il contatto con le sale operative di Vigili del Fuoco, Regione e Prefettura è costante” – conclude il sindaco Biondi.

A caccia dei colpevoli

Mentre si lavora ininterrottamente per spegnere i roghi, gli inquirenti vanno a caccia dei colpevoli. Sembra infatti che gli incendi siano dolosi: in tutti i focolai i Carabinieri hanno rinvenuto degli inneschi.

“Invito tutti i cittadini che hanno notizie o hanno visto qualcosa di sospetto a comunicare, anche in forma anonima, alle forze dell’ordine qualsivoglia informazione utile all’individuazione di chi, sciaguratamente, sta mandando in fumo ettari di bosco, patrimonio di tutti”. Così il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, cerca di coinvolgere la popolazione nella caccia agli spietati piromani.

“I Carabinieri Forestali hanno individuato la zona di innesco dell’incendio di Monte Omo di Arischia, escludendo categoricamente una causa accidentale o di autocombustione. L’incendio, a loro dire, è assolutamente doloso e la concomitanza di innesco con l’incendio di Cansatessa lascia presagire lo stesso disegno criminale” – continua il Governatore abruzzese. Secondo le indagini dietro i roghi che stanno devastando i boschi aquilani ci sarebbero degli interessi speculativi.

I danni

Le fiamme lasceranno una cicatrice nel patrimonio naturalistico della zona che non guarirà molto in fretta. Stando a quanto detto da Tommaso Navarra, presidente del Perco Nazionale Gran Sasso Laga, il fuoco avrebbe già inghiottito almeno 100 ettari di bosco di pino nero nella zona di Arischia. Gli alberi andati distrutti erano stati piantati negli anni Trenta.
Non solo. In tutto si contano almeno 200 ettari di territorio devastato dai roghi in soli due giorni. In più, oltre al danno per l’ambiente, c’è il rischio per la salute: le centraline di monitoraggio della qualità dell’aria hanno rilevato picchi anomali di benzeni sprigionati dalle fiamme.

Mentre L’Aquila brucia straziata, la Procura della Repubblica aquilana si prepara a ricevere i fascicoli con gli indizi raccolti da Carabinieri e Vigili del fuoco. Un’inchiesta sarà avviata per assicurare alla giustizia i colpevoli di questo crimine atroce.

 

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