Parla Valentina Misseri, che ha tutta la famiglia in carcere accusata dell’omicidio di Sarah Scazzi. Sulla possibile uscita dal carcere del padre, commenta così, “bella giustizia!”
Intervistata dal Fatto Quotidiano, Valentina, la figlia di Michele Misseri, commenta la possibilità che suo padre esca presto dal carcere, visto che a settembre potrà fare richiesta di pene alternative. “Bella giustizia! Non solo per mia madre e Sabrina che sono innocenti, ma soprattutto per Sarah. Solo la gente è stata soddisfatta, ha avuto i suoi colpevoli”. La figlia di Misseri, come dal primo giorno della tragedia di Avetrana che ha visto l’omicidio della cugina Sarah, continua ad incolpare unicamente il padre, reo di aver ucciso la nipote dopo il rifiuto di una presunta avance sessuale e a difendere a spada tratta la madre e la sorella. “Credo che quel pomeriggio, ipotizza Valentina, Sarah fosse scesa in garage per non suonare il campanello, perché sapeva che mamma a quell’ora dormiva e che lui ci abbia provato. Lei lo ha respinto con un calcio e papà non ci ha visto più e l’ha uccisa”, queste le parole di Valentina sulla possibile dinamica dell’omicidio. La giovane dice di pensare ogni giorno alla madre Cosima e alla sorella Sabrina e alle loro giornate infinite in carcere dove lavorano e cuciono mascherine dalla mattina alla sera. “Stanno meglio”, dichiara Valentina che leggendo le carte processuali non si dà pace di come le due donne siano finite in carcere e del motivo per cui sono state coinvolte nell’omicidio della piccola Sarah. “La verità è che stavano antipatiche a tutti. A tutta l’Italia. L’opinione pubblica ha pesato sulla sentenza“, incalza la Misseri che continua ad accusare il padre Michele di essere l’unico e solo artefice dell’omicidio. Valentina dichiara di aver letto dai verbali una dichiarazione del padre che dice, riferendosi a Sarah, “Non l’avevo mai vista con i pantaloncini così corti e il seno che le stava sbocciando”, una cosa che uno zio non dovrebbe neanche pensare di sua nipote, conclude la figlia di Misseri.
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