Viviana e Gioele: giallo sulla vicenda. Come sono morti?

Si indaga ancora sulla morte di Viviana Parisi, la deejay di 43 anni, e del figlio Gioele di 4 anni, trovati morti nei boschi di Caronia, dopo la loro scomparsa avvenuta il 3 agosto scorso. E’ passato più di un mese ma la loro storia non è ancora stata chiarita. Il padre del piccolo, marito di Viviana, chiede nuovamente giustizia.

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Nuovo vertice alla Procura di Patti (Messina), questa mattina, con il Procuratore Angelo Vittorio Cavallo e tutti i consulenti nominati dal magistrato sul caso della morte di Viviana Parisi. Come scrive l’Adnkronos, saranno presenti i medici legali Daniela Sapienza ed Elvira Ventura, ma anche la geologa forense Roberta Somma, oltre all’entomologo forense Roberto Vanin e altri periti nominati dalla Procura. Il tutto per cercare di ricostruire i fatti avvenuti nei boschi di Caronia. Non sarà presente lo psichiatra e criminologo Massimo Picozzi, chiamato a fare una ‘autopsia psicologicà su Viviana Parisi. I pm e i periti faranno il punto sulle indagini proprio ad un mese dal ritrovamento del corpo di Viviana Parisi, sotto un traliccio, cinque giorni dopo la scomparsa della donna con il figlio. Dopo il vertice in Procura, come si apprende, ci sarà una nuova perlustrazione nei pressi della zona in cui sono stati ritrovati i resti di Viviana Parisi, l’8 agosto, e del figlio Gioele, il successivo 19 agosto. Dalle autopsie eseguite a Messina non è stato possibile risalire alla causa della morte di madre e figlio. Ecco perché il Procuratore Cavallo ha deciso di rivolgersi ai procuratori delle parti. La vicenda è molto più complessa di quanto credessero.


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Una nuova perizia sui mezzi coinvolti nell’incidente

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Nei giorni scorsi il Procuratore Cavallo ha nominato altri periti per ricostruire la dinamica dell’incidente che ha coinvolto l’auto della deejay morta, una Opel Corsa, e un furgoncino nella galleria Turdi sulla A20 Messina-Palermo. La perizia si concentrerà sulle dinamiche avvenute tra i mezzi coinvolti. Il magistrato ha affermato di recente che dopo le analisi eseguite dalla Polizia scientifica sul mezzo della donna è emerso che non ci sia stata nessuna traccia di sangue né sul parabrezza né all’interno dell’abitacolo. Si attendono nei prossimi giorni anche gli esiti sui frammenti ossei trovati nei pressi del luogo di ritrovamento della deejay e del figlio Gioele. Ancora non è stato possibile capire se si tratti di ossa umane o di animali. E si attendono anche gli esiti sul luminol usato in alcuni casolari e nei boschi di Caronia dove sono state riscontrate diverse tracce dei due. La vicenda porta con sé ancora troppi interrogativi.

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