Omicidio Vannini, “Viola Giorgini si comportò in molto squallido”

Tutti ricordano la pungente semplicità delle intercettazioni che la riguardavano. Tutti ricordano quando al telefono con un’amica disse: “I genitori di Marco non dovevano andare in televisione ma chiudersi nel dolore per la morte del figlio”. Un giudizio diretto, non richiesto, doloroso. Di acqua sotto i ponti ne è passata tanta e il 9 settembre Viola Giorgini tornerà in aula da libera cittadina; libera sì, perché dei presenti quella notte lei è l’unica ad essere già stata assolta.

Viola Giordini – meteoweek.com

Dovrà ripetere ancora una volta cosa quella notte in casa di Antonio Ciontoli, quando Marco fu ferito da un colpo di arma da fuoco, e nell’arco temporale successivo allo sparo. Non è escluso inoltre che le venga chiesto conto di quella frase sibillina detta all’allora fidanzato Federico Ciontoli, subito dopo essere sentita dal magistrato: “Ti ho parato il c***”. Mamma Marina e papà Valerio non si aspettano molto, soprattutto dopo aver ricevuto tempo fa una lettera da Viola con raccomandata con ricevuta di ritorno (nel video il racconto integrale dell’accaduto); un gesto giudicato forzato e “squallido”.

Antonio Ciontoli – processo Marco Vannini – MeteoWeek.com

La Giorgini in aula, però, potrebbe stavolta sorprendere, soprattutto dopo che la sua difesa è cambiata. Non sarà più difesa dagli avvocati Andrea Miroli e Pietro Messina. Non avrà gli stessi avvocati della Famiglia Ciontoli. La scelta è ricaduta su Cesare Planica, attuale presidente della Camera Penale di Roma. L’avvocato della famiglia Vannini, Celestino Gnazi, ospite a Chi l’ha visto?, ha lanciato un appello alla Giorgini, invitandola a dire tutto quello che sa. A raccontare cosa sia davvero accaduto a Marco. C’è molta attesa per la sua. Molto si punta sulle sue dichiarazioni, soprattutto dopo che sono state negate le richieste della parte civile. Non verrà ascoltata la vicina di casa dei Ciontoli, Maria Cristina Imperato, la donna che non venne mai sentita dai carabinieri di Ladispoli e Civitavecchia, neanche nell’immediatezza dei fatti.

Famiglia Ciontoli con Viola Giorgini – Processo Marco Vannini – MeteoWeek.com

Soprattutto, però, non ci si avvarrà della consulenza della Emme Team. La società, in uno studio, aveva asserito la presenza di due “voci maschili” inedite durante la prima chiamata al 118 effettuata da casa Ciontoli alle 23.41, oltre a isolare la voce di Marco che nelle sue ultime ore di vita chiedeva disperatamente un telefonino senza per questo riuscire ad ottenerlo. Stando a quanto emerge dalle intercettazioni il ragazzo voleva disperatamente chiamare i soccorsi.

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