Covid, De Luca: “In Campania pronti a chiudere tutto!”

Il governatore – appena rieletto – della Campania non ha dubbi: se non calano i contagi, scatta il lockdown regionale.

«Siamo in una fase delicata, nei prossimi giorni se non avremo dati tranquillizzanti ripercorreremo senza esitazione quanto già fatto per fermare movida, luoghi di ritrovo, discoteche. Siamo nel pieno dell’epidemia, se la curva continua a salire chiuderemo tutto. Se l’alternativa è tra avere morti in strada o fare una allegra passeggiata, non ci sarà alcun dubbio».  Parole dure, nette, senza troppe possibilità di interpretazione. Così come il governatore della Campania Vincenzo De Luca ci ha abituato nei drammatici giorni del lockdow. Questa volta il suo messaggio arriva su Facebook, dove il presidente della regione Campania  ribadisce l’appello a comportamenti corretti: utilizzo delle mascherine innanzitutto, reso obbligatorio anche all’aperto. «Dobbiamo fare oggi uno sforzo straordinario altrimenti avremo momenti davvero difficili per le nostre famiglie. Solo con comportamenti responsabili non avremo ripercussioni sulle attività economiche».

«Oggi abbiamo in Campania 253 positivi ai tamponi. Siamo in una situazione di piena epidemia, la seconda ondata di cui parlavamo è già in atto. La situazione è delicata, grave, seria», ha specificato De Luca. «Se abbiamo deciso di rendere obbligatorio l’uso della mascherina – ha aggiunto – è semplicemente perché siamo in una situazione che dal punto di vista del numero dei contagiati è più pesante di marzo, aprile e maggio, con l’aggravante che siamo all’apertura dell’anno scolastico, cosa che non avevamo allora. Vi prego di riflettere su questi numeri e ritrovare la consapevolezza e responsabilità necessaria ad affrontare questa fase per garantire sicurezza alle famiglie. Non si scherza più». «Il raffronto – ha spiegato ancora De Luca – fa capire che la situazione è delicata, grave e seria. Bisogna riflettere su questi numeri per ritrovare immediatamente la consapevolezza e la responsabilità necessarie ad affrontare questa fase, se vogliamo garantire la sicurezza per le nostre famiglie».

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