Bonomi: “Ci sarà un boom di licenziamenti appena scadrà il divieto”

“Quando scadrà il divieto dei licenziamenti per le aziende sarà un momento critico. Temo che ci sia la necessità di riorganizzare le imprese, questo vuol dire ristrutturare. Io temo purtroppo che ci sarà non dico un’ondata, ma un numero molto importante di licenziamenti”, queste le parole di Carlo Bonomi, presidente di Confindustria.

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Questo è l’allarme lanciato dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervistato dal programma ‘Piazzapulita’ su La7. “Noi abbiamo presentato la nostra idea di riforma perché non possiamo pensare che tutte queste persone rimangano senza reddito in un periodo di crisi così grave. La mia sensazione che qui si stia pensando al posto di lavoro e non all’occupabilità della persona, ma il posto di lavoro non esiste più in quanto tale. L’economia sta cambiando, il mondo sta cambiando. Dobbiamo mettere la persona al centro“, spiega Bonomi, che in merito alla possibilità di nuove restrizioni causate dall’impennata dei casi di Covid in Italia sostiene: “Non possiamo permetterci un lockdown generalizzato per questioni economiche e di prospettiva sul futuro”.

 

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Bonomi quindi sottolinea come le imprese abbiano fatto la loro parte, ma in ogni caso le misure da adottare saranno molteplici: “Sia dal punto di vista di mettere in sicurezza i luoghi di lavoro, ma soprattutto convertendo gran parte delle nostre produzioni nei momenti di crisi emergenziale”. E ricorda: “Quando non c’erano i dispositivi molte delle nostre imprese hanno riconvertito le loro produzioni per avere mascherine, guanti, materiale di sanificazione. C’è stato un forte impegno da parte dell’industria privata”. Con questo sottolinea, le misure messe in campo dal governo per fronteggiare l’emergenza economica. “Quando scadrà il divieto di licenziamento per le aziende purtroppo sarà un momento critico: è un provvedimento che solo noi abbiamo adottato, vedremo se possa funzionare. Lo spero, ma temo che ci sia la necessità di riorganizzare le imprese. Riorganizzare vuol dire ristrutturare: vuol dire mandare qualcuno fuori dall’impresa perché non è più compatibile con i nuovi processi e assumere invece chi è necessitato“, afferma Bonomi durante l’intervista.

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