Covid, parla il direttore del Sacco: “Situazione può diventare esplosiva”

Emanuele Catena ha fatto capire che la situazione del Covid negli ospedali è da monitorare con attenzione. Una situazione che potrebbe diventare allarmante, anche perchè la fascia di età dei ricoverati è più bassa.

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Il professor Emanuele Catena – meteoweek.com

Emanuele Catena pone l’accento sulla situazione negli ospedali italiani. In questi giorni c’è stato un lento ma costante aumento del numero di persone ricoverate con sintomi da Covid, compresa ovviamente la positività al tampone. Una situazione da tenere d’occhio e per la quale porta la sua testimonianza. Emanuele Catena è infatti il direttore del reparto di terapia intensiva dell’ospedale Sacco di Milano, uno dei primi a fare i conti con l’emergenza nei mesi di febbraio e marzo. Pertanto il primario sa bene a cosa si rischia di andare incontro.

Per questo motivo, durante un suo intervento in collegamento su Sky TG 24, Catena ha fatto capire che non tutto sta andando per il verso giusto. Anche perchè i numeri sono in forte aumento, specialmente in alcune realtà come quella lombarda. E sulla base di quanto sta accadendo nel nosocomio milanese, il direttore sottolinea che ci sono aspetti preoccupanti: “Ci sono elementi di forte preoccupazione non tanto legati al numero dei ricoveri in terapia intensiva, ieri non Lombardia avevamo 63 ricoveri nelle nostre rianimazioni, ma a preoccuparci è l’andamento dei ricoveri“.

Emanuele Catena, in tal senso, ha fatto notare che di giorno in giorno aumenta il numero di persone che chiedono di essere ricoverate. Ovviamente bisogna fare i conti anche con casi di lievi sintomi Covid, che non avrebbero bisogno del ricovero. Ma a prescindere dalla reale portata del virus, il direttore di terapia intensiva del Sacco di Milano lancia l’allarme: “Da qualche giorno assistiamo a un aumento esponenziale delle richieste, tre giorni fa avevamo quattro ricoveri in più, poi ne abbiamo avuti otto e ieri ne abbiamo avuti undici. In queste ore la pressione è molto forte“.

Il professor Catena all’opera nel reparto di terapia intensiva – meteoweek.com

Anche perchè si tratta di una situazione in divenire, specialmente quando entreremo nel pieno degli effetti dell’influenza stagionale. “Se immaginiamo di proiettare questo trend nei prossimi giorni e nelle prossime settimane – dice Catena – potremo trovarci dalle attuali poche decine di pazienti ricoverati alle centinaia. Questa situazione potrebbe potenzialmente diventare molto esplosiva e allarmante“. E arriva il consueto monito nei confronti dei cittadini: “Possiamo interrompere l’andamento esponenziale della curva se tutti quanti siamo molto scrupolosi nell’osservare le regole che ci sono state date“.

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Catena ha anche tirato qualche numero, per far capire che alcune cose sono cambiate rispetto all’ondata terribile di marzo. “I ricoveri che abbiamo avuto in terapia intensiva in questi giorni – spiega – si caratterizzano per una riduzione della fascia di età, abbiamo ricoverato pazienti che vanno dai cinquanta ai sessanta anni. Sono pazienti meno gravi rispetto alla prima ondata“. E per quanto riguarda la portata del virus nei soggetti che richiedono il ricovero, Catena spiega: “Le manifestazioni cliniche sono identiche ma ad oggi la mortalità è molto più contenuta“.

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Il professor Catena conclude il suo intervento parlando di alcune zone in particolare in cui bisogna alzare l’attenzione. L’ospedale Sacco di Milano ha visto un improvviso incremento di ricoveri, ma tutta la Lombardia dovrà tenere alto il livello di allerta.Ci rendiamo conto che le zone da cui vengono i pazienti sono zone della città, è importante monitorare – conclude – anche il numero dei ricoveri nei reparti di degenza di malattia infettiva e nei reparti di terapia sub intensiva“.

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