Lockdown a Natale, Giuseppe Conte non lo esclude più. Perdita di 4 miliardi di euro

Giuseppe Conte non esclude la possibilità di un lockdown a Natale. Ma la perdita, in termini economici, sarebbe drastica.

Possiamo iniziare a dimenticare i cenoni la sera della Vigilia di Natale, i festini di Capodanno e le vacanze invernali all’italiana. Sarà un dicembre molto duro e le misure restrittive che potrebbero colpirci da un momento all’altro potrebbero incidere un colpo anche al Natale. Con conseguente, inutile dirlo, crollo dell’economia. La curva dei contagi sta crescendo, e neanche così lentamente. Ieri, c’è stato il numero più alto dall’inizio dell’epidemia: 7.332 i nuovi positivi, 43 morti in 24 ore. Il 21 marzo, quando si parlava del picco, i casi erano stati 6.557. I tamponi, però, sono stati ben 152.000. Preoccupa nuovamente la Lombardia, che registra numeri altissimi: 1.844 nuovi casi di cui oltre 1000 a Milano. Ma l’allarme viene dalla Campania di Vincenzo De Luca, con un incremento di 818 casi nelle ultime 24 ore.

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Una salita, insomma, che preoccupa Palazzo Chigi e anche i virologi. Fabrizio Pregliasco ha ad esempio parlato di un possibile lockdown a Milano, guardando alle chiusure circoscritte prese in considerazione da Boris Johnson in Inghilterra e da Emmanuel Macron in Francia. L’allarme di un lockdown a Natale è invece stato lanciato da Andrea Crisanti, che ha parlato di una chiusura nel periodo natalizio totalmente “nell’ordine delle cose”. E dopo l’allarme lanciato dagli scienziati sono arrivate anche le prime parole di Giuseppe Conte che sembra seguirne la linea: “Un lockdown a Natale? Io non faccio previsioni su quello, ma su misure più idonee, adeguate e sostenibili per prevenire un lockdown”, ha riferito, aprendo una strada possibile all’alternativa dei virologi.

Lockdown, quanto ci costa?

Ciò che accadrà, comunque, dipenderà molto dal comportamento di tutta la comunità nazionale. Auspicando collaborazione tra le parti, si continuerà a dare attenzione alle Regioni ma, per adesso, si procederà con interventi minori. Interventi che hanno lo scopo di ridurre tutto ciò che è un contatto inutile. E anche se non c’è niente di certo, le associazioni di categoria fanno già i conti. Secondo Coldiretti un lockdown a Natale, sarebbe incubo da 4,1 miliardi per il turismo, valutando solo le mancate spese degli oltre 10 milioni di italiani che lo scorso anno sono andati in vacanza nel periodo delle feste. Un colpo durissimo per un sistema economico già provato dalle misure di quest’estate, misure che hanno lasciato un buco da 23 miliardi nei conti turistici per il calo delle presenze italiane e l’assenza totale degli stranieri. Il settore alberghiero, dei trasporti, dei divertimenti, dello shopping e dei souvenir pagheranno il prezzo più alto. E proprio il sistema turistico, con 612 mila imprese, rappresenta da solo il 10,1% del sistema produttivo nazionale.

 

 

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