Il piano del Governo: più tamponi per ospedali militari e medici di base

Palazzo Chigi vuole utilizzare le strutture militari per aumentare il numero dei tamponi. È previsto anche l’invio massiccio di medici di rinforzo negli ospedali e negli ambulatori.

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Verranno distribuiti più tamponi in Italia – meteoweek.com

Il Governo torna in campo per dare una ulteriore stretta al Covid-19. E per farlo decide di affidarsi allo strumento principale per rintracciare quanti più casi positivi in giro per il Paese. Stiamo ovviamente parlando dei tamponi, che verranno diffusi in maniera decisamente più massiccia fin dai prossimi giorni. Tanto che verranno messi nuovamente a disposizione dei medici – e ovviamente degli utenti – anche gli ospedali militari. Le strutture facenti parte delle caserme sparse in tutta Italia riapriranno in via del tutto eccezionale, per fare da hub in cui sottoporre gli italiani ai tamponi.

Ma a ciò si aggiunge anche una diffusione decisamente maggiore dei test anche tra i medici di base. In qualità di persone regolarmente iscritte all’albo, questi sono considerati idonei per sottoporre i propri pazienti ai controlli anti-Covid. Anche perchè, rispetto ai giorni in cui i tamponi effettuati erano decisamente meno rispetto a oggi, non sono cambiati i tempi di attesa. C’è sempre da aspettare tanto, troppo tempo, con il timore di veder assembrare la gente attorno al punto di svolgimento del test. Di conseguenza, si rischia il paradosso di contrarre il Covid mentre si è in attesa per il tampone.

In alcune città, come ad esempio Roma, i tempi di attesa per effettuare l’esame si aggira addirittura intorno alle 10 ore. Una situazione che chiaramente porta molti capitolini a non sottoporsi al tampone per verificare le proprie condizioni. Per questo motivo verrà aumentato in maniera significativa il numero di strutture, ma anche di addetti ai lavori, per rendere più fluida la “macchina dei tamponi”. Ma non si lavora solo per il tracciamento degli eventuali nuovi casi di Covid-19, in quanto il Governo vuole migliorare in maniera pesante la qualità del lavoro negli ospedali.

Torneranno in attività gli ospedali militari – meteoweek.com

Il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia, in queste ore, convocherà i governatori di regione. Verranno distribuiti dal Governo centrale altri 1.500 ventilatori per altrettanti posti in terapia intensiva. Al momento, però, la situazione più critica non è quella che si vive nelle stanze di ospedale, bensi nei pronto soccorso. Per questo motivo l’esecutivo guidato da Conte ha deciso di intensificare la ricerca e l’assunzione a tempo di infermieri e di personale sanitario, per accelerare i tempi nei controlli dei pazienti. Anche perchè la paura cresce, e con essa la necessità di effettuare test.

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Non ci sarà solo la ricerca di medici qualificati però. Riprenderà, così come era avvenuto durante l’emergenza in primavera, la ricerca di volontari sanitari, grazie anche all’intervento della Croce Rossa e delle altre organizzazioni. E come abbiamo detto, contribuiranno in maniera importante anche i medici di base, che verranno muniti di tamponi rapidi. Buona parte di loro hanno fatto sapere di non avere le dotazioni adatte per svolgere i test e fornire risultati attendibili. Al tempo stesso, però, è necessario fornire la massima disponibilità per agevolare il lavoro del Governo.

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Ma un altro aspetto sul quale sta lavorando il Governo, è quello che riguarda la stretta sui controlli e il rispetto dell’ultimo Dpcm. In tal senso, è molto chiara la posizione dell’esecutivo, espressa dal capo di gabinetto del ministero dell’interno, Bruno Frattasi. “Per quanto riguarda il ricevimento di ospiti presso la propria abitazione, il Dpcm rafforza la raccomandazione contenuta nel precedente provvedimento presidenziale. Tenuto conto della stringente necessità di prevenire la diffusione del virus, che può essere agevolata da contatti occasionali anche tra familiari non conviventi, e pertanto di adeguare i propri comportamenti, anche nella sfera privata, a un principio di massima cautela, viene raccomandato che nelle abitazioni private si eviti di ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza“.

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