Omicidio Cerciello, parla carabiniere che bendò uno dei fermati: “Lo feci per calmarlo”. In aula il carabiniere ha testimoniato 
Testimone in aula il carabiniere Fabio Manganaro, che dopo l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello bendò Natale Hjorth, accusato con Finnegan Lee Elder di aver ucciso Cerciello. “Volevo riportare alla calma Natale, per questo l’ho bendato. Il bendaggio durò 10 minuti scarsi”, ha affermato il carabiniere, attualmente sospeso e indagato in procedimento collegato al reato di misura di rigore non consentita dalla legge, “Non avevo mai bendato un fermato ma in quel contesto lo feci per preservare l’indagine e per l’incolumità del soggetto“.
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Omicidio Cerciello, teste: notai foulard e lo bendai
Nelle ore che seguirono l’omicidio, il teste ha affermato che quando Natale “fu portato in ufficio la tensione era elevatissima, c’era un gran vociare,urla, Natale tentò anche di divincolarsi dalla presa di un maggiore, era agitato. Quando Andrea Varriale (collega di pattuglia quella notte con Cerciello, ndr) vide Natale disse ‘è lui, è lui’ e provò a scagliarsi contro e io mi frapposi. C’era agitazione, vidi Elder in piedi in corridoio con accanto un collega che mi disse che stava lì per farlo calmare perché al suo arrivo era stato oggetto di sputi“.
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Infine chiosa: “Notai un foulard appeso all’appendiabiti e lo bendai. Il mio scopo era quello di riportare alla calma il soggetto. E in quella circostanza dissi a Natale che se si fosse
tranquillizzato gli avrei tolto la benda e anche le manette, cose che poi ho fatto. Nessuno mi disse di sbendarlo“.
