Guido Bertolaso: “Ci sarà una terza ondata di Coronavirus tra febbraio e marzo”

Secondo Guido Bertolaso, l’Italia deve essere pronta ad affrontare una terza ondata di Coronavirus che ci sarà, presumibilmente, tra febbraio e marzo prossimo.

Non siamo neanche usciti dalla seconda ondata che già si parla di una terza. A farlo è stato Guido Bertolaso, ex capo della Protezione civile ed ora consulente della Regione Umbria in materia di emergenza Coronavirus. Tra febbraio e marzo, secondo Bertolaso, ci sarà una terza ondata di Coronavirus. Bisogna quindi prepararsi e cercare di arrivare pronti al peggio, che non è ancora né passato né arrivato. “Se qualcuno pensa che a Natale saremo tutti belli liberi dal virus si sbaglia”, ha riferito intervenendo alla trasmissione 105 Friends di Radio 105. Quanto all’Umbria, l’ex capo della Protezione civile si dice ottimista: “La situazione è serena, abbastanza sotto controllo, grazie agli ospedali da campo militare e della Croce rossa che sono stati montati a Perugia e a Terni”. Insomma, l’Umbria è in grado di resistere. Ma l’Italia deve restare attenta.

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Proprio in Umbria, nella giornata di ieri 18 novembre, sono stati registrati 501 positivi, 11 morti e 460 guariti. L’incremento nella giornata del 17 novembre era stato inferiore di 30 unità: si attende il bollettino di oggi per valutare l’andamento epidemiologico. Sono invece 444 le persone ricoverate negli ospedali, con un incremento di 8 unità rispetto al 17 novembre. Di questi, 75 sono ricoverati nelle terapia intensive – +6 rispetto al 17 novembre. 12.156 sono invece in isolamento, con un decremento di 198 unità rispetto al 17 novembre) gli isolamenti. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria, sono 20.011 – +501 rispetto al 17 novembre – i casi totali di positività al Covid-19 registrati in Umbria. 8.446 i guariti, con un incremento di 460 unità rispetto al 17 novembre. 286 invece i decessi. Alto il numero dei tamponi: 371.777 eseguiti dall’inizio dell’emergenza, mentre ieri ne sono stati eseguiti +4.700 rispetto al 17 novembre.

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