Noventa, morto noto imprenditore per un’ischemia fulminante

Stroncato da un improvviso malore, è morto Nico Minante, 47 anni, imprenditore di Noventa, dove abitava in Marezzane. L’uomo si è sentito male dentro casa ed è stato trasportato subito in ospedale ma le sue condizioni era già gravissime: è deceduto 24 ore dopo.

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Il sindaco di Saonara Walter Stefan ha commentato subito la tragedia: «Quando muore una persona così giovane, un imprenditore di valore, il dolore è enorme. Mi sento vicino ai familiari in questo momento difficile». A Stefan è seguito il discorso del sindaco di Noventa Luigi Alessandro Bisato: «Nico è nato e cresciuto a Noventa  ci siamo incontrati decine di volte in paese. Mi dava l’impressione di essere una gran brava persona, preparata e attenta anche alle necessità del prossimo. Ciò che è capitato è straziante».
Manente è stato per molti anni anche un tesserato della sezione di Noventa Padovana della Lega Nord, poi gli impegni di lavoro gli hanno portato via il tempo e l’uomo ha deciso di abbandonare la politica per concentrarsi sull’attività. Parole di cordoglio e grande vicinanza da parte del consigliere comunale e vicepresidente della Provincia Marcello Bano: «Nico non era solo un collega di partito, ma un amico. Abbiamo condiviso momenti bellissimi insieme. Era un uomo con grandi idee, aveva nel sangue lo spirito imprenditoriale. Quando ho saputo che aveva accusato un grave malore ho sperato che potesse farcela, poi ho appreso che non c’era più nulla da fare. Un grande dolore. Penso alla sua famiglia e le mando un abbraccio».


Ma Nico Minante era anche uno sportivo, era appassionato di basket. Tanto che ieri ha voluto portare la sua vicinanza ai familiari di Nico uno dei suoi primi allenatori nella Pallacanestro Noventa, Alessandro Frigo, che ha commentato con estremo dolore: «All’inizio della mia carriera di allenatore di pallacanestro allenai una squadra di ragazzini, un gruppo di bambini che arrivavano da discipline diverse, calcio, nuoto, ginnastica. Un gruppo veramente eterogeneo, ma fu un anno stranissimo, perdemmo tutte le partite. Con alcuni ragazzi si creò un legame fortissimo che dura ancora. Ciao Nico».


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Da qualche mese Nico Minante si era trasferito a Vigonza, ma il suo paese restava Noventa e quando gli impegni di lavoro lo permettevano tornava per riabbracciare i tanti amici che adesso lo piangono. C’è chi ricorda commosso: «Ci sentivamo quasi in imbarazzo con lui. Noi raccontavamo cose frivole e scherzavamo con nulla. Lui ci diceva che voleva allargare la sua attività e acquistare un nuovo capannone. Ci mancherà tanto», conclude infine un amico.

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