La legge sul divorzio compie 50 anni: una vittoria della libertà

La legge sul divorzio è stata definitivamente approvata il 1° dicembre 1970, ben cinquant’anni fa. Prima di ottenere tale conquista si dovette avete un lungo iter parlamentare e anni di contrasti in merito.

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La legge sul divorzio è stata approvata nel 1970 – meteoweek.com

Per quanto siano forti i sentimenti che uniscono un uomo e una donna, essi possono anche mutare“. Lo disse Nilde Iotti al Parlamento qualche attimo prima dell’approvazione definitiva della legge sul divorzio. Era il 1° dicembre 1970. L’Italia conquistava una grande vittoria per la libertà, soprattutto delle donne. Non fu, tuttavia, semplice raggiungere tale traguardo. Per anni, anche successivamente all’approvazione, si dovette lottare per difendere tale diritto, che oggi appare ormai inalienabile.

L’iter parlamentare della legge sul divorzio

La seduta parlamentare che portò all’approvazione della legge numero 898, conosciuta come “Fortuna-Baslini” dal nome dei due deputati, Loris Fortuna (socialista) e Antonio Baslini (liberale), durò ben 18 ore. Si concluse alle sei del mattino successivo al giorno in cui le votazioni erano iniziate. L’Italia negli anni Sessanta era uno dei pochi paesi europei in cui vigeva ancora l’indissolubilità del matrimonio, ma questo non fu sufficiente per alleggerire l’iter parlamentare.

Il deputato Loris Fortuna presentò la proposta di legge nel 1965, che ricevette l’approvazione dei laici. I cattolici, invece, denunciarono fortemente tale “contenuto rivoluzionario“. Il progetto tre anni dopo venne unito a quello del deputato liberale Antonio Baslini, più moderato seppure anch’esso contenesse una legge sul divorzio. La proposta venne presentata nel 1969 al Parlamento. Alla Camera ci vollero 33 sedute e gli interventi di 133 deputati affinché ricevesse la prima approvazione, poi passò al Senato. Il 1° dicembre 1970 il testo tornò infine alla Camera per l’approvazione definitiva, avvenuta con 319 sì e 286 no su 605 votanti.


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Il referendum abrogativo

I cattolici continuarono ad opporsi alla legge sul divorzio anche a seguito della approvazione. Nel 1974, dopo che 1 milione e 300 mila firme furono depositate in Cassazione, si tenne un referendum abrogativo in merito. Era il primo della storia della Repubblica. Donne e radicali scesero in piazza per promuovere il “no“, che vinse con il il 59,30% dei voti. Alle urne andarono più di 33 milioni di persone.

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Le manifestazioni contro l’abrogazione della legge sul divorzio – meteoweek.com

È una grande vittoria della libertà, della ragione e del diritto, una vittoria dell’Italia che è cambiata e che vuole e può andare avanti“, commentò Enrico Berlinguer, allora segretario del Partito Comunista Italiano.

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