Finisce in rianimazione dopo parto gemellare: 43enne sconfigge Covid

Finisce in rianimazione dopo parto gemellare: 43enne sconfigge Covid. Luciana De Rosa racconta il suo calvario

parto-Meteoweek.com

Luciana De Rosa, 43 anni, ha partorito due gemellini eterozigoti al Policlinico di Bari ma subito dopo l’hanno ricoverata d’urgenza in rianimazione causa Covid poiché il virus le stava compromettendo le vie respiratorie. Dal 6 al 22 novembre, la donna ha dovuto combattere contro il mostro invisibile senza mai poter vedere i suoi figli. Luciana vive vicino Bari e ha vissuto il suo calvario dal 2 novembre: “Inizio ad avere febbre alta, non sento più i sapori e avverto dolori al ventre. Mi reco immediatamente in ospedale, a Bari, e mi sottopongono al tampone: sono positiva. Mi casca il mondo addosso, penso solo ai miei bambini. Dopo due giorni, il mio ginecologo mi dice che è necessario un cesareo per evitare rischi, così il 5 novembre entro in sala operatoria“.

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L’intervento va bene, ma i medici non fanno in tempo a dirmi che i piccoli stanno bene che mi portano in sala per fare una Tac: i miei polmoni sono parzialmente compromessi da una polmonite“. La ricoverano subito in terapia intensiva. “I gemelli non li ho mai visti, ho iniziato una terapia con l’ossigeno ad alti flussi, sono sempre stata vigile e ho visto l’inferno: gente morire, uomini e donne disperati e medici e infermieri che combattevano come leoni per tenere in vita tutti. Ecco, nell’inferno loro sono gli angeli custodi“.

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Per fortuna poi la donna migliora e il 22 novembre la trasferiscono in Malattie infettive: il 4 dicembre il tampone è negativo e Luciana torna a casa e può abbracciare i suoi gemellini per la prima volta. “Se posso raccontare la mia storia, è grazie al personale del Policlinico, li ringrazierò per tutta la vita. Medici e infermieri straordinari, professionalmente ma soprattutto dal punto di vista umano. Il Covid è un virus insidioso, fate attenzione, non sottovalutatelo“. La donna, un mese dopo è tornata a ringraziare in Rianimazione con i panettoni ” i miei angeli custodi che mi hanno tenuto in vita“.

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