Orietta Berti svela un dettaglio curioso sulla nuova edizione del Festival di Sanremo: ecco come si presenteranno gli artisti.
Il Festival di Sanremo 2021 sta diventando sempre di più un’impresa impossibile. Il direttore artistico, Amadeus, pare davvero che non sappia più cosa inventarsi. Tra tagli all’ufficio stampa, navi da crociera per i partecipanti e chiamata alle armi per i figuranti tra il pubblico, l’evento musicale italiano più atteso dell’anno rischia di non diventare realtà. Una delle novità dell’ultimo momento sembra essere quella più temuta da tutti: il rinvio del Festival. Che sia di pochi giorni, di qualche mese o addirittura di un anno, in molti valutano con serietà quest’alternativa che causerebbe la delusione di tutti, pubblico e artisti.
Le dichiarazioni di Orietta Berti
A dichiararsi completamente contrario a questa soluzione è un volto noto del panorama musicale nazionale: la cantante Orietta Berti. Forte della sua pluriennale esperienza, spiega: “Ma come si fa, sei legato a tanti vincoli. Sanremo è come una catena di montaggio, un lavoro di fabbrica. Ci sono l’editore della canzone, gli autori che te l’hanno scritta, il maestro che ha già fatto gli arrangiamenti. Il pubblico è essenziale, ti dà l’emozione che tu devi esprimere. Ma poi, se il pubblico non è lì, devi pensare che ti guarda in tv. Il mio parere è che, pubblico o non pubblico, noi andiamo lì per cantare, è un’occasione importante e ci dobbiamo adattare”.
“Ci dobbiamo adattare”: le parole della cantante
La cantante difende anche il lavoro del direttore artistico, reso mille volte più difficile dalla situazione che stiamo vivendo da ormai un anno a questa parte. Non si tratta solo di valutare e coordinare vallette, conduttrici, ospiti, ma anche di adattarsi all’emergenza sanitaria che siamo chiamati ad affrontare e che ci costringe purtroppo da mesi a ridisegnare i confini della fruizione di spettacoli, dal vivo o in televisione. “Ci dobbiamo adattare a quello che succede”, afferma Orietta Berti, “Pubblico o non pubblico non cambia niente. Poche volte ho cantato senza. Tre mesi fa ho cantato da Costanzo e c’era il pubblico con le pareti trasparenti. Se vogliono, hanno le soluzioni, manca un mese”. Del resto, sono ormai tantissimi i programmi del piccolo schermo che hanno ovviato, in un modo o nell’altro, al problema del pubblico in studio.
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Una novità interessante…
In un’intervista a La Stampa la veterana di questa edizione ha anche svelato alcuni segreti molto curiosi su come i cantanti vivranno questa nuova esperienza, ammesso che il festival si concretizzi nei tempi indicati. Ecco cosa emerge dai racconti dall’Usignolo di Cavriago: “Quest’anno, secondo le disposizioni già date, per via del Covid devi arrivare all’Ariston in auto già vestita e truccata, pronta per andare in scena. Ci è stato detto di trovare stoffe che non si stropiccino e quelle che avevo scelto io si stropicciano tutte. Ci vuole seta pesante, i miei si stanno attivando”. Si tratta di una soluzione alternativa che eviterebbe assembramenti e contatti ravvicinati tra gli artisti e gli addetti al trucco e parrucco. Cosa ne penseranno i giornalisti abituati a dare le pagelle ai look dei protagonisti del Festival di Sanremo?
