Coronavirus, allarme terapie intensive: 12 regioni oltre soglia critica del 30%

Sale ancora la pressione sugli ospedali italiani. Da giorni, a livello nazionale, è stata superata la soglia critica del 30%, per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva.

Cominciano ad arrivare i primi dati sull’andamento del Coronavirus in Italia. Come è ormai noto, il bollettino che riferisce il numero dei contagi si ottiene dalla somma dei vari dati riferiti dalle Regioni. I primi aggiornamenti riferiscono di 265 contagi nelle Marche, a fronte di un numero minore di tamponi. Nelle ultime 24 ore sono stati testati 1832 tamponi , dato che fa schizzare il tasso di positività della Regione al 31,8%.

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Calano i contagi anche in Veneto. I nuovi casi di contagio sono 981 nelle ultime 24 ore, mentre i decessi sono stati 14. Cresce in modo deciso la pressione negli ospedali: i pazienti Covid ricoverati nei normali reparti medici sono 1.714, con un aumento di 43 unità; quelli nelle terapie intensive 244, con un aumento di 6. La Regione di Luca Zaia è stata una delle più colpite fin dall’inizio dell’epidemia, con altissimo numeri di contagi e di decessi.

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A preoccupare, infatti, è proprio la pressione sugli ospedali italiani . Se la curva del contagio sembra appiattirsi, stessa cosa non può dirsi delle strutture sanitarie. Se ieri, nei reparti dedicati alle persone colpite dal Covid-19, erano ricoverati 30.932 pazienti, domenica 15 marzo ne erano 27.600 . Un aumento del 12%, di 3.332 letti. Superata così la soglia critica del 30% , ormai arrivata al 38% secondo i dati di Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali.

La situazione varia da regione a regione. Particolarmente critica nelle Marche, dove la soglia critica è sbalzata al 61%. Poco meno Trento, al 58%; Lombardia, al 57%; l’Umbria, al 52%; l’Emilia Romagna al 52%; Piemonte, 55%; Friuli Venezia Giulia, 46%; Toscana, 41%; l’Abruzzo, 40%; Puglia, 37%. Seguono il Lazio al 34%; la Campania al 28%; la Liguria al 27%.

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