Renzi ancora in viaggio, stavolta al GP del Bahrein. E’ lecito chiedergli in quale veste

Renzi al GP in Barhein, esplode la polemica. Strumentale secondo lui, legittima secondo alcune forze politiche. Un senatore deve giustificare viaggi e rapporti personali? Tema delicato, anche per la fase politica.

La foto pubblicata su Twitter da Jean Todt

Confesso di non guardare la Formula 1, un po’ perché mi fa appisolare, un po’ perché preferisco il calcio. Ma in questa domenica priva di campionato, il pigro zapping domenicale mi porta a vedere il Gran Premio di Formula 1 del Bahrein, un momento di distrazione dal lavoro e dalla politica italiana. Quasi addormentato, sento la voce della conduttrice esclamare “Ma è Renzi!“. Il cameramen sta inquadrando il leader di Italia Viva intento a conversare con l’ex pilota di Formula 1 Jean Alesi. Cerco su Twitter conferma e mi imbatto in un tweet con foto pubblicato da Jean Todt, ex-direttore della scuderia della Ferrari e attuale presidente della Fia (Federazione Internazionale dell’Automobile) in compagnia del principe Salman ben Hamad Al Khalifa, primo ministro del Bahrain e padrone di casa. Tutto normale ma nello scatto è ben visibile anche il senatore della Repubblica ed ex-presidente del Consiglio dei ministri italiano: Matteo Renzi è in Bahrein.

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Di stare a casa il senatore di Scandicci non vuole proprio saperne. In un momento in cui sarebbe bene limitare i viaggi, Renzi è quasi onnipresente in iniziative ed eventi soprattutto del mondo arabo. Nel solo 2021, il Senatore ha preso ben 9 voli intercontinentali, visitato 5 paesi (con norme di sicurezza sul Covid molto diverse dal nostro) e percorso 53.324,7 chilometri. Tra febbraio e marzo Renzi è stato in Arabia Saudita, Emirati Arabi, Senegal, Kenya e appunto Bahrein, intervenendo come conferenziere, incontrando i presidenti e leader politici di questi paesi, stabilendo rapporti (non ancora chiari) con ognuno dei sopraelencati.

E’ usuale che un vecchio leader politico venga invitato a eventi pubblici come relatore o ospite speciale, questo avviene spesso con gli ex-presidenti degli Stati Uniti in quanto non ricoprono più cariche pubbliche ma eventualmente quelle di esponenti delle associazioni di cui fanno parte. Molto meno usuale per un senatore della Repubblica italiana in carica. Inoltre il conteggio del servizio svolto da Matteo Renzi per il Paese è piuttosto scarsino. In quanto a presenze in Parlamento, Matteo Renzi si è espresso (nel momento in cui scrivo) in 2,611 votazioni pari al 41,27 delle presenze, inoltre risulta assente perché in missione a 1,190 votazioni, pari a 18,81% di assenze “giustificate”.

Renzi in Senato

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Da parte sua Renzi minimizza: “Sui giornali troverete paginate intere sui miei viaggi all’estero ma neanche un trafiletto sull’incredibile risultato del Family Act. Perché ormai è deciso che io faccio notizia solo se parlo di Arabia, Senegal, Bahrein: quando propongo idee sull’Italia scatta il silenziatore. Peccato, ma non ci arrendiamo. I miei viaggi sono legittimi, la mia dichiarazione dei redditi è pubblica, i miei numerosi incarichi internazionali sono tutti rispettosi delle regole del nostro Paese – scrive Renzi -. Se avessero dato alla mia proposta di fare i tamponi agli studenti anziché comprare gli inutili banchi a rotelle, la stessa attenzione che danno ai miei viaggi, oggi avremmo un sistema più efficiente senza lo spreco dei banchi a rotelle. E lo stesso vale per il Piano Shock sulle infrastrutture. Ma si preferisce parlare di altro, chissà perché.

Il motivo è presto detto, caro Matteo. L presenza costante di un esponente politico di prestigio nei paesi arabi, un esponente che attualmente è senatore in carica e leader di un partito di governo, non può però non essere tema di discussione. In qualità di quale ruolo lei, senatore Renzi, interviene? Se la molto discussa intervista con il principe Bin Salman era inserita nell’ambito della conferenza, è lecito chiedersi se l’attività parlamentare sia compatibile con chi va a fare convegni all’estero. Questo valga sia per lei, senatore Renzi, che per gli altri parlamentari.

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