Picchia e uccide sua figlia di 2 anni. La bambina aveva gravi lesioni

Paisleigh Williams, di Cody, Wyoming, negli Usa, aveva solo 2 anni ed è morta dopo essere stata picchiata violentemente dal padre. La piccola ha subito l’amputazione di una gamba e ha riportato un’emorragia cerebrale e gravissime lesioni intestinali. A finire in manette per l’accaduto, dopo la denuncia dei medici, è stato dunque suo padre Moshe Williams, 30 anni, insieme alla sua ragazza, Carolyn Aune, di 28 anni. La piccola Williams ha riportato gravissime lesioni. Secondo la stampa locale, però, è stato proprio il padre a portare la bambina in ospedale, dicendo che la figlia vomitava in continuazione e che temevano avesse problemi allo stomaco. Dalla visita i medici si sono subito resi conto che il motivo del malessere della bimba era di tutt’altra natura.

bambina 2 anni

Un medico del Children’s Hospital del Colorado ha spiegato che la piccola era piena di lividi, segni di violenza e che, dalle lastre, il suo intestino risultava fratturato in due parti, evidente segno di forti percosse all’addome. La bambina aveva diverse costole rotte, due vertebre compresse nel collo e una gamba rotta in modo tale da essere necessaria l’amputazione, visto che la mancanza di circolazione dovuta alla frattura aveva causato la necrosi del tessuto, causandole anche un arresto cardiaco nel percorso verso l’ospedale.

Leggi anche: Parroco trovato in agonia dal vescovo, doveva dire Messa: è grave

Poche ore dopo il ricovero la bambina è stata dichiarata morta cerebralmente e sono subito scattate le manette per la coppia ritenuta responsabile degli abusi. I segni delle violenze erano molti, alcuni anche vecchi di qualche giorno, quindi, forse, la bambina era in stato di sofferenza da diverso tempo. Il padre e la compagna, che vivevano insieme da agosto insieme ai loro 5 figli, sono ritenuti responsabili e rischiano fino alla pena di morte.

Impostazioni privacy