La gogna mediatica di Repubblica a cui non piacciono i commenti dei lettori

Il quotidiano la Repubblica raccoglie i commenti critici al giornale sul racconto della guerra a Gaza. Un disastro social. 

A la Repubblica non piace che i propri lettori mettano in discussione il modo in cui il quotidiano fa giornalismo. Lo rende esplicito su Twitter dove l’account del giornale fondato da Eugenio Scalafari, @repubblica seguito da oltre 3 milioni di follower, ha lanciato un tweet in cui raccoglie i commenti degli utenti che hanno “osato” far notare come i titoli e la linea seguita nel raccontare la guerra israelo-palestinese fosse in qualche modo sbilanciata nei confronti di Israele.

Retwittare chi ci ha criticato è stato per noi il primo passo di un dibattito, dando visibilità a chi ci critica. Stiamo rispondendo ora alle contestazioni che ci vengono fatte, perché il contraddittorio è importante” scrive la redazione del giornale che lancia un thread di raccolta dei commenti: Le critiche e le risposte saranno visibili sul nostro account e le raccoglieremo qui“. Se da un lato l’iniziativa di Repubblica pare voglia dare spazio ai lettori, dall’altra si nota come i tweet raccolti siano molto severi e critici, quasi come se la redazione volesse mettere alla gogna quegli utenti che non sono d’accordo con la linea editoriale sul racconto del disastro umanitario che sta avvenendo nella Striscia di Gaza.

La nostra copertura del conflitto in #Medioriente è seria, affidabile e bipartisan. Il dovere di un giornale è dare le notizie, non sposare un’ideologia. Siamo l’unico giornale italiano che dà voce in maniera eguale a tutte le parti in conflitto” scrive ancora l’account di Repubblica. E poi “Basta sfogliare il giornale o leggere il web per comprenderlo. Purtroppo sui social scompare l’insieme e si vedono solo piccole parti separate.” Una toppa peggio del del buco che si attira ancora di più la rabbia dei lettori. 

Io sono sempre del parere che dobbiate chiudere l’account. Poi fate come vi pare.” scrive un’utente. E ancora: “Il contraddittorio un giornale serio lo dovrebbe avere in redazione. Il rtw compulsivo è eccessivo anche per gli standard di mediocrità di @Maumol” un altro commento con tanto di tag al direttore Maurizio Molinari. Il risultato finale è che la redazione ha deciso di chiudere la raccolta dei retweet. Uno scivolone non da poco per uno dei più importanti giornali italiani che in questi ultimi anni sta perdendo lettori, qualità dei suoi articoli e credibilità sul social.

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