Vaccini obbligatori, piccoli industriali favorevoli: parla il presidente

Maurizio Casasco, presidente di Confapi è certo che senza obbligo vaccinale l’Italia rischia di non ripartire

Green pass e obbligo vaccinale, i due grandi temi che in questi giorni prendono sempre più il sopravvento in politica e nella società civile. Maurizio Casasco, presidente di Confapi, in un’intervista a Libero ha esposto la posizione dei piccoli e medi industriali italiani: “Il Green Pass da solo non è sufficiente, la pandemia ci ha insegnato che salute ed economia viaggiano di pari passo e quindi se non si garantisce la sicurezza a tutti i lavoratori non avremo mai una vera ripresa. Insomma, come già proposto, dobbiamo avere il coraggio di essere i primi a partire con la vaccinazione obbligatoria”.

I piccoli industriali sono per l’obbligo

Alla domanda su chi si appella alla libertà per respingere l’obbligo vaccinale lui afferma: “Per me la libertà di scelta è fondamentale, ma in questo caso la libertà di non vaccinarsi mette a rischio non solo la salute altrui ma anche la possibilità al Paese di ripartire».

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Vaccini e green pass ma non solo. Sull’economia incide anche l’aumento dei prezzi specie su alcune materie prime. Il presidente spiega: “Restano altri grandi scogli. Per esempio, il rincaro e la penuria delle materie prime e in particolare acciaio, rame, legno e plastica, soprattutto l’acciaio».

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“L’Europa – prosegue – ha deciso delle quote sull’importazione raggiunte le quali si pagano dazi del 25%, mentre la Cina ha messo quote sulle esportazioni. Un’asimmetria che ha provocato l’aumento dei prezzi e la mancanza di acciaio sul mercato. Per di più con questa politica Pechino si prepara alla concorrenza sui prodotti finiti”, conclude il presidente.

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