Lo zio di Saman, arrestato in Francia, ora rifiuta l’estradizione in Italia

Danish Hasnain, lo zio di Saman,  arrestato dalla polizia a Parigi il 22 settembre, ora rifiuta di essere estradato in Italia. L’uomo è stato arrestato in relazione alla scomparsa della nipote, 18enne, Saman Abbas, ritenuta uccisa dai parenti stessi poiché rifiutata un matrimonio combinato.

È stato lui stesso a dichiararlo al giudice che gli ha notificato oggi in tribunale a Parigi, la richiesta delle autorità italiane. Danish Hasnain, entrato con le manette ai polsi, era vestito con una felpa bianca ed è rimasto in silenzio per tutto il tempo in cui il giudice gli ha letto le accuse che sono alla base della richiesta di estradizione dell’Italia. Poi un’interprete gli ha tradotto le parole del magistrato e lui ha risposto, come sua facoltà: “prendo atto di tutto questo, ma è tutto falso. E’ il padre di Saman che ha detto che era stato lo zio, cioè io. Non capisco come si sia arrivati a questo mandato a livello dell’Interpol”. A questo punto la presidente della Chambre de l’Instruction lo ha interrotto: “questo tribunale non giudica nel merito”, gli ha detto. Terminata l’udienza, Hasnain ha firmato il verbale ed è stato riammanettato per essere trasportato nel carcere di Fresnes, a sud di Parigi, dove è detenuto dalla scorsa settimana dopo il suo arresto nella Val d’Oise, in banlieue.

“È tutto falso”

Danish Hasnain è accusato di aver ucciso la nipote Saman in Italia il 30 aprile scorso, ha negato le accuse. “E’ tutto falso – ha detto alla giudice della Chambre de l’Instruction della Corte d’Appello che gli notificava la richiesta di estradizione italiana – forse qualcuno mi ha visto? Sono forse uscito di casa?”.

La Chambre de l’Instruction della Corte d’appello di Parigi, l’organo giudiziario chiamato a decidere sulle richieste di estradizione, ha fissato al 20 ottobre la 2/a udienza per Danish Hasnain, come gli ha notificato la giudice. La corte ha chiesto, nel frattempo, all’Italia un complemento di informazione sul caso.

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