Covid, Tajani: “Spingere per controlli più severi, un nuovo lockdown sarebbe mortale”

Secondo il vicepresidente di Forza Italia, aumentare la severità nei controlli è l’unico modo possibile per evitare un lockdown che rischierebbe di distruggere l’economia di un paese già arrivato allo stremo. 

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Nove miliardi di euro a settimana. Questo sarebbe il costo da sostenere se, a causa dei nuovi aumenti dei contagi e dell’arrivo della variante Omicron, il nostro paese decidesse di optare per un nuovo lockdown. Una soluzione che va evitata in tutti i modi possibili secondo il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani. Ai microfoni della trasmissione Mattino Cinque, il politico ha infatti spiegato che “Un lockdown all’Italia costa 9 miliardi di euro a settimana. Una cifra enorme, che in questa fase di inizio di ripresa, dopo i due anni che abbiamo passato, sarebbe un colpo mortale”. Per questo aumentare l’intensità e la severità dei controlli è l’unica alternativa possibile e Tajani fa anche notare che in Europa si sta già iniziando a ragionare in tal senso: “A Bruxelles, per esempio, prima di entrare negli autobus c’è una sbarra che permette agli autisti di controllare i biglietti. Potremmo fare la stessa cosa con il green pass. Qualche sacrificio in più per impedire lockdown e salvare vite umane non guasta”.

Si attendono adesso i nuovi responsi sulla variante Omicron, ma la sensazione è che l’allarmismo europeo sia stato eccessivo

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Continua a preoccupare, come si accennava in precedenza, la nuova variante Omicron scoperta in Sudafrica. Per il momento la situazione non è molto chiara, in quanto, se dal Sudafrica sono immediatamente arrivate rassicurazioni sul fatto che non ci troviamo di fronte a una variante più pericolosa dell’originale, l’atteggiamento dell’Unione Europea è stato subito di massima attenzione e cautela. “Una corsa contro il tempo” si è detto subito a poche ore di distanza dalla scoperta di Omicron. E difatti sono stati quasi subito bloccati tutti i voli dal Sudafricano, facendo infuriare stato e ricercatori della nazione africana. Questi infatti sostengono che vi è stato un eccessivo allarmismo che ha finito con il danneggiare il loro paese, nonostante sia stato fatto tutto con la massima trasparenza. 

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Effettivamente una domanda è lecita: cosa accadrà adesso che i ricercatori e i governi che li finanziano, hanno realizzato che anche la scoperta della variante più innocua, porterà ad un allarmismo che danneggerà in modo consistente la nazione che ha portato avanti questa scoperta.

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