Romania, troupe del Tg1 sequestrata per intervista a senatrice no-vax: “Apro la finestra e vi butto di sotto” [VIDEO]

Romania, una troupe del Tg1 è stata sequestrata dalla senatrice no vax Diana Iovanovici Șoșoacă. Il racconto dell’inviata Lucia Goracci: “Il marito mi ha colpita alla spalla e a un braccio”. Tentato l’arresto con la falsa accusa di trasporto d’armi e droga.

tg1 romania no vax - meteoweek.com
troupe del Tg1 sequestrata e aggredita in Romania dalla senatrice no vax – meteoweek.com

Si è trasformata in una reclusione di otto ore, l’intervista alla cenatrice romena Diana Iovanovici Șoșoacă condotta da una troupe del Tg1. A finire sequestrati presso l’abitazione della donna sono stati l’inviata Lucia Goracci e i suoi assistenti. A raccontare del singolare episodio è stata la stessa giornalista, in un servizio andato in onda nell’edizione principale del telegiornale. Il “sequestro” è avvenuto lo scorso sabato a Bucarest, città presso la quale la troupe era arrivata per raccontare la situazione di un Paese europeo che, nonostante i numeri da Covid-19, registra un indice di vaccinazione bassissimo. L’inviata, nel tentativo di scoprire perché la Romania si stia mostrando così refrattaria alla campagna vaccinale, aveva dunque preso un appuntamento per intervistare una delle senatrici-simbolo dei no vax: l’avvocato Diana Iovanovici Șoșoacă, esponente dell’ultradestra romena.

“Che devo fare? Apro la finestra e vi butto di sotto?”

“Avevamo concordato l’intervista per non fare una cosa alla Giletti ma quando l’abbiamo incalzata ha iniziato a accusarci di essere una tv di Stato, di parteggiare per il governo”, ha raccontato l’inviata Lucia Goracci a La Stampa. Ripercorrendo quello che è stato l’inaspettato episodio di sabato, la giornalista ha  poi spiegato: “Io invece sto con Dio e la religione, ci ha detto. Poi ci ha mostrato la porta per invitarci a uscire, invece ci ha chiusi dentro. Nella stanza c’era anche il marito e un’altra persona. E un a un certo punto è arrivata una quarta persona aprendo la porta. Ne ho approfittato per svicolare e uscire. In strada mi sono imbattuta in una pattuglia della polizia chiamata dalla senatrice. Ho spiegato la situazione e ho chiesto di andare a liberare i colleghi che erano ancora chiusi. Quando siamo tornati dentro l’ufficio c’è stata una discussione e il marito della senatrice mi ha colpita alla spalla e a un braccio finché i poliziotti l’hanno fermato”.

In effetti, la situazione è precipitata dopo pochi minuti che Goracci ha iniziato a parlare con la senatrice. Non le sono piaciute le domande troppo dirette sull’atteggiamento no vax, tanto che dopo essersi alzata in piedi, Șoșoacă  è andata alla porta e ha chiuso a chiave, prendendo “in ostaggio” cameraman, giornalista e operatori. Con lei anche tre uomini, tra cui il marito. Goracci ha provato a reagire a uscire, ma è riuscita. Per questo ha chiamato la polizia. Pare, inoltre, che l’intervista sia stata concordata per un secondo fine da parte della senatrice. “Non si capiva bene quale fosse il loro obiettivo. Probabilmente volevano fare uno show propagandistico. Infatti, lei ci ha filmati con il suo cellulare per tutto il tempo”, ha raccontato Goracci.

LEGGI ANCHE: Forte odore di gas, evacuata scuola: sul posto carabinieri e vigili del fuoco

Soltanto per un colpo di fortuna l’inviata della Rai è riuscita a divincolarsi e a guadagnare l’uscita. È quindi andata incontro alla polizia, mostrando tesserino dell’ordine e passaporto. Ha spiegato agli agenti quanto stava accadendo dentro la stanza, ma pare che anche i soccorsi nutrissero dei sospetti nei confronti dell’inviata e della sua troupe. Eppure, quando un poliziotto è entrato nell’ufficio della senatrice, ha assistito all’aggressività del marito della donna. “Che devo fare con voi quattro? Apro la finestra e vi butto di sotto?“, ha gridato agli operatori sequestrati.

LEGGI ANCHE: Covid, in Campania niente feste in piazza a Capodanno: a breve l’ordinanza

Usciti dall’ufficio, la troupe è stata portata al commissariato, dove hanno fatto per sporgere denuncia. Tuttavia, la giornalista Rai si è resa conto che nel verbale che le hanno chiesto di firmare si parlava di arresto. Per le autorità romene, infatti, gli inviati dovevano essere ammanettati, accusati di trasporto d’armi e droga. “Ho contestato ogni accusa ma la discussione è andata avanti dalle 5 del pomeriggio fino a mezzanotte e mezza, oltre sette ore in cui di fatto siamo stati in arresto e in una situazione di continua intimidazione e capovolgimento della realtà siamo stati accusati di furto e di essere una finta troupe. Tutto si è risolto con l’intervento della console Gabriela Navatta che ha condotto una mediazione e ci ha permesso di uscire”, ha raccontato Lucia Goracci sempre a La Stampa.

Impostazioni privacy