Caro carburante, il decreto abbassa prezzi è in arrivo per domani: ecco che succederà

Dopo l’aumento vertiginoso dei prezzi della benzina, il governo approverà, nella giornata di domani, 18 marzo, un decreto che li abbasserà. Inoltre, darà il via libera alle nuove norme per le riaperture in merito all’emergenza Covid, che diverranno effettive dal 1 aprile

In seguito a un incremento elevatissimo dei prezzi della benzina, il governo ha deciso di approvare un decreto, domani, 18 marzo, che vedrà un abbassamento dei suddetti rincari. Il Consiglio dei ministri ha deciso di prendersi ancora un giorno per trovare una soluzione per calmierare i prezzi della benzina, e intanto darà il via libera alle riaperture nell’ambito dell’emergenza Covid, previste per il prossimo 1° aprile.

Per risolvere il problema dell’aumento dei prezzi della benzina, il governo non ha molte risorse a disposizione, e quindi ha deciso di pensarci su ancora un giorno. Da quanto si apprende, si dovrebbe abbassare il costo della benzina per tre mesi di circa 20 centesimi, usando l’extragettito Iva in veste di copertura, come ha detto il ministro Cingolani in merito all’accisa mobile.

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Con l’accisa mobile, in ogni trimestre c’è un procedimento automatico che introduce, in modo separato per benzina e gasolio, correzioni di accisa al fine di compensare i cambiamenti Iva dovuti all’andamento dei costi dei prodotti a livello globale, rispetto alla media dei trimestri precedenti.

Dalla prospettiva dello Stato, si utilizzano le maggiori entrate fiscali dovute all’incremento del conto (sul quale si deve pagare la tassa) per eliminare le accise, cioè l’altra parte fiscale che va a influire sul prezzo finale. Così il prezzo finale per l’utente viene ridotto, mentre lo Stato riesce tuttavia a compensare le proprie entrate.

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C’è inoltre un’altra ipotesi sul tavolo, quella di potenziare il ruolo del ‘Garante dei prezzi’, che potrà chiedere alle aziende dati, info ed elementi specifici che portano alla variazione dei costi. Se non si ha poi un riscontro entro una decina di giorni, scatta una multa che va dai 500 ai 5mila euro.

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Verrà introdotta una novità assoluta, che è quella delle verifiche alle pompe di benzina. Il costo del carburante sarebbe controllato da ‘Monopoli e Dogane’. Il ministro Giorgetti ha proposto di rifinanziare il Fondo Garanzia Pmi e di stanziare un fondo ad hoc per ristorare le aziende maggiormente esposte.

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