Una valanga di errori nel test, rischia di saltare il concorso docenti

Domande poste in maniera errata o senza la risposta corretta, il concorso ordinario per docenti finisce nella bufera. Pronti migliaia di ricorsi, i sindacati chiedono un incontro con il ministro dell’Istruzione. 

Ancora polemiche sul concorso ordinario per docenti della scuola secondaria. Oltre all’altissimo numero di persone che non hanno superato la prima parte dei test e la mancanza di controllo con accuse reciproche di diversi candidati di avere copiato e usato cellulari durante la prova, sotto esame sono finite ora le domande del concorso.

Abbiamo ricevuto numerose segnalazioni da parte degli aspiranti coinvolti nelle prove scritte del concorso ordinario della secondaria che segnalano quesiti errati o formulati in maniera ambigua” fa sapere Francesco Sinopoli, segretario della Flc Cgil, tramite una lettera inviata al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchiper sollecitare un intervento tempestivo rispetto ai problemi relativi ai quesiti errati del concorso ordinario della secondaria. Riteniamo che sia interesse della stessa amministrazione evitare il ricorso al contenzioso” continua Sinopoli, il quale chiede un incontro urgente con il ministro per discutere del problema.

IN ARRIVO UNA VALANGA DI RICORSI

Intanto l’Anief ha già annunciato di avere pronto un numero enorme di ricorsi, fatto che porterebbe all’allungarsi dei tempi di selezione.  Per il segretario Marcello PacificoSono già centinaia le segnalazioni pervenute. Molti vogliono ricorrere per essere ammessi agli orali. Troppi errori nella formulazione dei quesiti, ma anche domande ambigue e errori nelle risposte – continua Pacifico – Non è più tollerabile. Vogliamo sapere chi sono i responsabili della gestione di questi quiz. Non possono essere queste crocette a misurare la preparazione degli insegnanti né questi concorso possono essere pensati come la soluzione al precariato“.

ERRORI GRAVI

Troppi gli errori segnalati sul testo della prova scritta, tra cui alcuni clamorosi. Uno di questi riguarda l’articolo 34 della Costituzione italiana: “L’articolo 34 della Costituzione riconosce: a) Il ruolo degli istituti comprensivi nell’ambito territoriale; b) Le modalità organizzative degli istituti paritari; c) La libertà d’insegnamento; d) L’autonomia delle istituzioni scolastiche“. Per Flc Cgi “Il Comitato tecnico scientifico nazionale, che ha redatto le prove ha previsto che la risposta corretta sia la c) ovvero la libertà d’insegnamento. Ma l’articolo in questione non ne parla“.

Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi

Un’altra domanda risultata errata è questa: “Se si immerge un solido avente massa 0,1 kg in un recipiente contenente 100 cm3 di acqua, il livello di questo cresce e il volume totale del liquido più il solido immerso sale a 125 cm3. Quanto vale la densità assoluta del solido?“. Tra le quattro risposte non ci sarebbe quella corretta. Sempre dalla Cgil, “lo stesso quesito è contenuto in un database dei quiz della facoltà di Farmacia“.

Queste sono le prime righe di un libro famoso. Scegli il nome dell’autore e il nome del libro” (Choose the correct answer. These are the first lines of a famous book. Choose the name of the author and the name of the book) è uno dei quesiti in inglese posti ai candidati. Ma “le righe citate nella domanda non sono affatto le prime righe del romanzo, ma appaiono alla fine del secondo capitolo dell’ottavo libro” dicono dal sindacato. Non sarebbe l’unica domanda in lingua errata.

Agli errori si aggiunge la questione sulla prova di Matematica applicata dove, per la risoluzione dei 50 quesiti a risposta multipla, ad alcuni candidati sarebbe stato consentito l’uso di carta e penna e ad altri no.

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